"Ogni arte narrativa ha un suo specifico per illuminare la realtà sotto una luce diversa. Nel podcast questo specifico è la voce, che quando è senza video tradisce tutte le emozioni". A meno di una settimana dal Salone Internazionale del Libro di Torino che dirige dal 2017, Nicola Lagioia ha un'altra sfida ad attenderlo, quella che lo vede protagonista del suo primo podcast, "La città dei vivi", tratto dal libro omonimo pubblicato nel 2020 da Einaudi e vincitore pochi giorni fa del Premio Lattes Grinzane 2021. Prodotta da Chora Media, la nuova serie in 7 puntate sarà disponibile a partire dal 10 ottobre gratuitamente su Spotify, Apple Podcasts, Spreaker, Google Podcasts e su Choramedia.com. Al centro de "La città dei vivi", i fatti e le indagini del tragico omicidio di Luca Varani avvenuto nel 2016 a Roma a opera di Manuel Foffo e Marco Prato: il progetto però non sarà una semplice trasposizione dal libro, perché nel podcast l'autore inserisce elementi nuovi, compiendo una vera inchiesta sulla colpa, illuminando i confini e la profondità del malessere covato dai giovani coinvolti e interrogandosi sul ruolo di Roma.
"I podcast non hanno una forma narrativa già codificata, si può sperimentare: per me è stata un'esperienza bellissima, grazie anche al lavoro di gruppo", racconta all'ANSA Lagioia, "ho realizzato tante interviste anche a persone che nel libro non ci sono, ho inserito gli interrogatori di Foffo e Prato. Con la voce ci si accorge di nuove sfumature, soprattutto se non sei un professionista. A me è successo agli inizi del lavoro in radio: la voce mi metteva a nudo più di quanto volessi. E io che per il libro ho letto tutti gli atti processuali ascoltando gli interrogatori ho raggiunto un livello diverso di comprensione".
Pronto a dirigere il Salone del Libro, Lagioia commenta: "Da poche ore abbiamo saputo la decisione del Governo di aumentare la capienza al 100%: per noi non poteva esserci miglior viatico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA