(di Alessandra Baldini) L'Orsetto Pooh è finalmente libero come da un anno a questa parte "Il Grande Gatsby": il popolarissimo protagonista dei racconti per l'infanzia di A.A.
Milne è entrato nella sfera del pubblico dominio essendo stato
creato nel 1926, così come un anno fa erano stati 'liberati' dai
vincoli del diritto d'autore capolavori pubblicati nel 1925 tra
cui il più celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald, "Foglie
Secche" di Aldous Huxley e "Il Velo Dipinto" di W.
Somerset
Maugham.
Tutto nasce dalla legge del Congresso che ha prorogato di
vent'anni, da 75 a 95, il diritto di copyright e che quest'anno
ha svincolato anche opere di Ernst Hemingway, Langston Hughes e
Dorothy Parker, il romanzo originale di Felix Salten, "Bambi",
tanti classici del muto e canzoni di Broadway. Ribattezzata
dagli scettici il "Mickey Mouse Protection Act", la legge era
stata approvata dietro pressioni della Disney per tenere sotto
diritto d'autore fino al 2024 "Steamboat Willie", il primo film
con Topolino protagonista. E' dunque un paradosso che stavolta
sia proprio la Disney a farne le spese: Winnie the Pooh e gli
altri personaggi del Bosco dei Cento Acri (il maialino Pimpi,
l'asinello Ih-Ho, il gufo Uffa, il coniglio Tappo, la mamma
canguro Kanga e il piccolo Ro) sono uno dei franchise più
redditizi del colosso dei cartoni che nel 1961, dopo la morte di
Milne, aveva acquistato i diritti cinematografici dando vita a
una macchina miliardaria tra film, giocattoli e libri per
bambini. Tigro resta ancora sotto tutela, ma per poco: la tigre
saltellante fu introdotta nella raccolta di racconti del 1928
"The House at Pooh Corner".
Il terremoto è annuale e con profonde conseguenze, perché
permette, tra l'altro, di leggere le opere svincolate
liberamente su piattaforme web come Google Books, ma anche di
dar vita a nuove versioni senza pagare diritti e senza che i
nuovi autori diventino bersaglio di cause legali. Come per
Gatsby un anno fa, d'ora in poi anche per Pooh scrittori e studi
potranno liberamente sbizzarrirsi sulle avventure dell'orsetto
antropomorfo e degli altri amici del bambino Christopher
Roberts. Basterà non usare le modifiche introdotte
successivamente al personaggio, ad esempio il maglioncino rosso
indossato da Pooh a partire dagli anni Trenta: quella versione è
ancora protetta da copyright.
A dispetto della concorrenza paludata - tra i titoli
'liberati' ci sono "Il Sole Sorge Ancora" di Hemingway e "Enough
Rope" della Parker - è stata la liberazione di Pooh a generare
più interesse da parte del pubblico. "Tutti ricordano quando
hanno letto un racconto per la prima volta o quando l'hanno
letto ai propri figli", ha detto Jennifer Jenkins, del Center
for the Study of the Public Domain della Duke University
parlando di un "effetto Ted Lasso": una finestra su un mondo in
cui persone e animali si comportano con rispetto l'uno per
l'altro.
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