(di Mauretta Capuano)
L'Europa ha "l'opportunità di far
valere i migliori valori democratici. Può avere un ruolo
importante in questo drammatico periodo storico", ma "è venuto
il momento che diventi adulta, deve affrontare l'esame di
maturità". Boris Akunin, diventato dalla fine degli anni Novanta
il più noto scrittore russo vivente (anche se in realtà è di
origini georgiane), fa una satira feroce e spassosa sul potere e
contro tutti i regimi nel suo nuovo libro 'L'avvocato del
diavolo' (Mondadori), con la prefazione di Paolo Nori che lo
paragona, pensando ad un autore italiano, ad Alessandro Barbero.
Romanzo breve o "racconto dell'orrore", nel libro, con le
illustrazioni di Segej Elkin, immagina un futuro distopico in
cui la Russia è governata da un nuovo regime dopo la caduta del
Leader Nazionale, trasfigurazione del presidente Putin.
L'Unione Europea "deve prepararsi a convivere con Vladimir
Putin. Il leader russo è un vicino di casa che non si può più
ignorare. Causa tanti problemi e discussioni e dobbiamo essere
pronti ad affrontarlo. L'Europa corre rischi seri. L'Unione
Europea verrà divisa in due gruppi: quello dei Paesi che
cercheranno di affrontare Putin e la squadra di chi cercherà di
ingraziarselo" dice all'ANSA Akunin che nel giorno di chiusura,
il 23 marzo, di Libri Come, salirà sul palco della Festa del
Libro e della Lettura all'Auditorium Parco della Musica di Roma.
Lo scrittore immagina e vede "nel giro di un paio di anni
un'Europa divisa. La Nato sarà sostituita da un altro tipo di
alleanza militare. Chi non sarà disposto a pagare per la difesa
pagherà in un altro modo" .
Per 80 anni in Europa, ricorda Akunin, "abbiamo vissuto in un
mondo in cui gli Usa erano lo sceriffo, non lo hanno fatto
sempre bene però hanno mantenuto un certo ordine. Oggi lo
sceriffo si è tolto la stella e qualunque dittatore può emergere
e creare problemi su scala mondiale. L'Europa deve superare
questo test. Se non sarà all'altezza vivremo guai e problemi
seri" avverte lo scrittore. "Il mondo - continua - è nelle mani
di persone che guardano la politica in maniera infantile. Trump
si comporta come un bambino capriccioso, non abbiamo mai visto
nulla del genere. La Brexit ha indebolito l'Europa e il
trampismo indebolirà tutti i Paesi del mondo" spiega Akunin che
ha lo sguardo un po' triste.
'L'avvocato del diavolo' è "un avvertimento. È come se fosse
una reazione nervosa che risponde alle mie paure. Un libro
comico, divertente, terapeutico per me".
Ma se nella Russia moderna Putin ha vinto "nella politica, ha
però perso la guerra per quanto riguarda il mondo della cultura.
Tutti i nomi più importanti della musica e della letteratura e
tutti i giornalisti di talento sono contro di lui" sottolinea
Akunin, che vive a Londra. "La letteratura in Russia ha avuto un
ruolo fondamentale nel XIX secolo, nell'epoca degli zar dove
tutto era censurato, l'unico modo era usare la fiction, scrivere
opere letterarie. Oggi la letteratura sta tornando di moda in
Russia: tutto ciò che viene bandito è oggetto del desiderio.
Questo mi rende triste" ammette lo scrittore.
Conosciuto per i suoi romanzi con protagonista il detective
Erast Fandorin, che hanno venduto più di 40 milioni di copie in
tutto il mondo, e autore di una storia sulla Russia in dieci
volumi, Akunin, racconta all'ANSA che scrive sempre tre libri in
contemporanea. "Vivo nel triangolo di tre Paesi: Londra è la
città ideale per opere di non fiction, saggistica. La Bretagna
per opere di narrativa seria e il sud della Spagna è perfetto
per scrivere cose più leggere, di avventura. Quando ho iniziato
a scrivere e non avevo tante disponibilità economiche, vivevo in
un appartamento con due stanze e mi spostavo da una all'altra a
seconda di quello che dovevo scrivere, seguivo i tre filoni.
Sento molto i luoghi e l'atmosfera" dice sorridendo.
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