ANTONIO PADELLARO, ANTIFASCISTI
IMMAGINARI (PAPER FIRST)
Alla vigilia degli ottant'anni dalla Liberazione dal
nazifascismo, Antonio Padellaro riflette sulla distanza e
profondità storica che ci separa dagli eroi della Resistenza nel
libro 'Antifascisti immaginari', pubblicato da Paper First, con
l'introduzione di Marco Travaglio, che arriva il 18 aprile in
libreria e in edicola con il Fatto Quotidiano.
Le facce da Ventotene che dal salotto di casa annunciano il
ritorno del fascismo, emaciate e dolenti. I camerati di Forza
Nuova che commemorano la strage di Acca Larentia in un'orgia di
braccia tese, a favore di telecamere. I martiri della Resistenza
che non fanno notizia. Immortalati, a Roma, nel Museo di via
Tasso e nella cella dove il colonnello Giuseppe Cordero Lanza di
Montezemolo non cedette agli aguzzini nazifascisti, fucilato
alle Fosse Ardeatine. Eroi che in 'Antifascisti immaginari'
Padellaro racconta in antitesi al baraccone dei talk dove ci si
accapiglia sul busto di Mussolini a casa La Russa o sul perché
Giorgia Meloni non riesca a dichiararsi antifascista. Polemiche,
secondo Padellaro, "utili solo a distogliere l'attenzione dai
disastri e dalle macchiette partorite dal governo di destra".
Finzioni e ipocrisie di cui parla nell'introduzione Marco
Travaglio.
Giornalista e scrittore, per quasi vent'anni al Corriere
della Sera, poi vicedirettore dell'Espresso e direttore
dell'Unità, tra i fondatori nel 2009 del Fatto Quotidiano di cui
è stato direttore fino al 2015, Padellaro con 'Antifascisti
immaginari' sarà il 18 maggio al Salone Internazionale del libro
di Torino e il 13 giugno alla libreria SpazioSette di Roma.
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