La festa scudetto a
Napoli continua. Magari non proprio in città, si è trasferita a
Dimaro, in Trentino, dove è appena cominciato il ritiro. Il
simbolo dello scudetto campeggia all'ingresso del paese. Ma la
festa continua anche perché questo scudetto, storico, il primo
dai tempi di Maradona, ora viene ripercorso in una serie di
iniziative, l'ultimo è il francobollo celebrativo. Nel frattempo
cominciano a uscire le prime pubblicazioni.
La prima in assoluto, nelle librerie e in tutti gli e-store,
già pochi giorni dopo la conquista dello scudetto, è di Maurizio
Sansone. Oggi è giornalista parlamentare ma ha un passato da
giornalista sportivo, anche al seguito del Napoli di Maradona,
il suo libro si chiama "Anno XXXIII dopo Diego, la grande
attesa" (4Punte edizioni, euro 14,90), con la prefazione del
giornalista di Mediaset e della Gazzetta dello Sport Giancarlo
Dotto. Il libro è andato in stampa il 7 giugno, tre giorni dopo
la consegna della coppa avvenuta la sera di domenica 4. Le 48
ore successive Sansone le ha passate a scrivere le ultime
pagine, aggiornare le statistiche dei giocatori, correggere le
bozze. Il 21 giugno la presentazione ufficiale della
pubblicazione è avvenuta alla Camera dei Deputati, a cura del
Napoli Club Parlamento di cui Sansone è stato uno dei fondatori.
"Anno XXXIII dopo Diego, la grande attesa" è una sorta di
diario, partita per partita, avvenimento per avvenimento,
emozione per emozione, che si apre con le contestazioni della
scorsa estate, quando la società sembrava in fase di
smantellamento e andavano via bandiere storiche. Quasi mezza
squadra titolare che lasciava il posto a giocatori di belle
speranze e senza alcuna esperienza internazionale come il
georgiano Kvaratskhelia e il coreano Kim al posto di due
bandiere come Insigne e Koulibaly. E poi, a fine mercato,
l'arrivo di due comprimari di lusso come Raspadori e Simeone,
quest'ultimo chiamato al difficile compito di far rifiatare il
fuoriclasse Osimhen. Tutto questo però ancora non bastava e i
tifosi erano sul piede di guerra. Poi la cavalcata, in
campionato e in Champions fino alla grande festa, che dura da
mesi. Maurizio Sansone ha così trasformato la narrazione in
un'epopea, un racconto epico e popolare, perché sullo sfondo dei
successi c'è l'umore dei tifosi, dalla contestazione allo
stupore e poi alla gioia, e di una città intera (e dei
moltissimi napoletani in giro per il mondo), unica metropoli a
non dover dividere il suo tifo tra due o più squadre cittadine.
Napoli sullo sfondo e Maradona in alto, a vegliare, dio
raffigurato dal santuario pagano ai Quartieri Spagnoli, e
custode dello stadio che porta il suo nome e che 33 anni dopo di
lui, ha visto di nuovo la "sua" squadra trionfare.
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