CLAUDIA CONTE, LA VOCE DI ISIDE (READACTION, PP.
116, EURO 20) Claudia Conte, giornalista e scrittrice, torna in libreria con il romanzo La voce di Iside.
Al centro della trama una
diciottenne sensibile e bibliofila. A causa della pandemia, e di
una serie di problemi familiari, la ragazza si isola in un
mutismo selettivo. Sarà il volontariato a darle una nuova
speranza: aiutando il prossimo, anche la sua vita cambierà.
"Da sempre mi impegno, sperando di aver ottenuto un qualche
risultato concreto, per promuovere dei valori positivi,
oggettivamente condivisibili e non divisivi, in un'ottica di
crescita, inclusione e sostenibilità, con particolare riguardo
verso le nuove generazioni", commenta l'autrice
nell'introduzione. "Mi rispecchio molto in Iside, la
protagonista che supera le sue fragilità seguendo una vocazione
sincera che la spinge a spendersi per gli altri, diventando la
loro stessa voce", prosegue.
La premessa del volume è affidata a Maurizio De Giovanni,
mentre la prefazione è di Francesco Rocca, presidente della
Regione Lazio. L'autore de I Bastardi di Pizzofalcone definisce
La voce di Iside un romanzo "agile eppure profondo, senza
indulgenze né compromessi", un'opera "che ci sollecita a
riflettere sul senso della pandemia e più in generale della
chiusura nella società e nelle relazioni personali". Lo
scrittore partenopeo sottolinea inoltre che "in un tempo in cui
tutti parlano senza dire niente", il mutismo di Iside è
"metafora di incomunicabilità" e "la solidarietà diventa il solo
linguaggio con cui ritrovare la parola".
"La voce di Iside riflette i turbamenti e le inquietudini di
una generazione, quella dei nostri figli e nipoti, che avrebbe
tanto bisogno di essere scoperta, indagata, raccontata", afferma
Francesco Rocca e spera che "questo romanzo venga letto e
discusso nelle scuole, luoghi nei quali devono tornare al centro
i bisogni spirituali e morali dei nostri ragazzi".
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