Sono più di vent'anni che Ed Simons e Tom Rowlands portano in giro per il mondo la musica e il marchio dei Chemicals Brothers. Nell' elettronica gli anni sono ere: suoni, tecniche, stili, gusti cambiano da una stagione all'altra e basta poco per diventare "vecchi". I "Chemical" invece sono sempre lì, come ha dimostrato il concerto di stasera a "Rock In Roma", all'Ippodromo delle Capannelle (domani saranno a Milano, all'Ippodromo Snai di San Siro per il Summer Festival): due quasi cinquantenni che stanno dietro le consolle senza dire una parola e che hanno messo a punto una perfetta macchina di spettacolo.
All'inizio della carriera sono stati inseriti, insieme a Fatboy Slim, Prodigy e Crystal Method, nel movimento british del Big Beat. Con gli anni però Simons e Rowlands sono usciti dai confini di genere e si sono affidati a una disinibita musica di sintesi in un ambito, la musica elettronica, che per sua natura, vive di sintesi e mix e campionamenti. Un allargamento di prospettiva che gli ha permesso di guadagnarsi un pubblico più ampio degli appassionati di genere, che comunque rappresenta una platea enorme in tutto il mondo e frequentatori, o ex frequentatori, di rave. Soprattutto con gli anni hanno messo in piedi uno show super spettacolare, un "sound and vision" ad alta tecnologia (con moltissimi riferimenti alla nazione nerd) che vive della perfetta fusione tra programmazione della musica e le sorprese continue delle immagini.
Sono pochi oggi i gruppi in grado di offrire un live di questo genere sul piano visivo. L'uso dei laser è sofisticatissimo, ci sono robot che sparano raggi, figure gigantesche e creature mostruose, il montaggio delle attrazioni è a ritmo mozzafiato. I Chemical Brothers da dietro le consolle orchestrano a perfezione lo show: scorrono via 20 anni di musica e i brani di nove album: ci sono classici come "Hey Boy Hey Girl", "Do It Again", "Setting Sun", pezzi come "Block Rockin' Beats", il brano da "Dig Your Own Hole" che gli ha aperto le porte del successo, "Galvanize", "C.H.E.M.I.C.A.L.", "Go", "Believe".
C'è molto divertimento in questo concerto che trasmette messaggi attraverso le immagini e di un sofisticato apparato che mette la tecnologia al servizio della musica. Impertubabili come sempre, i Chemical Brothers si godono i risultati di una ricerca che li ha tenuti al passo con i tempi nonostante il ritmo frenetico dei cambiamenti e delle mode. Quando da ragazzi, negli anni '80, Simons e Rowland facevano i dj, è difficile immaginare che pensassero che sarebbero diventati dei classici.
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