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Beatrice Venezi, Luciano Pavarotti un faro per la musica

Beatrice Venezi, Luciano Pavarotti un faro per la musica

Dirige il Gala di apertura del Taormina Film Fest

ROMA, 22 giugno 2023, 20:07

Daniela Giammusso

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il primo gesto di un direttore quando sale sul podio è alzare le mani per respirare insieme all'orchestra. Poi le abbassa e da lì parte la musica. È quasi un atto di fede, io verso di loro, loro verso di me". È quel momento a raccontare un mestiere unico come quello di Beatrice Venezi, tra le più giovani direttrici d'orchestra d'Europa e a 33 anni già chiamata nei più importanti teatri al mondo, dal Giappone alla Bielorussia, dal Portogallo al Libano. Il prossimo è quella meraviglia unica al mondo del Teatro antico di Taormina, dove venerdì 23 luglio (nella doppia veste di direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte e direttrice d'orchestra) aprirà il Taormina Film Fest dirigendo il Gala Pavarotti Forever, realizzato in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti, presieduta da Nicoletta Mantovani. È il primo di una lunga cavalcata di appuntamenti che tornerà a illuminare di divi, spettacoli, film, arte e musica, la storica kermesse, caduta un po' in ombra negli ultimi anni. Venezi è arrivata un anno fa e non ha perso un attimo insiema alla sovrintendente Ester Bonafede. "Finalmente siamo tornati a produrre - dice all'ANSA - tanti nomi così importanti per la musica qui non si erano mai visti". Per l'apertura ha pensato a Big Luciano. "Purtroppo, non l'ho conosciuto di persona -dice - Ma per me è un faro per quello che ha fatto nella musica. Ai suoi concerti c'erano folle oceaniche. È riuscito a mescolare artisti e generi diversi. Soprattutto è riuscito a rompere certe barriere e avvicinare anche il pubblico non avvezzo alla lirica, dando un'immagine del nostro mondo meno polverosa. Che è quello che cerco di fare anche io con il mio lavoro". La serata porterà sul palco del Teatro antico amici e colleghi di Big Luciano, da Placido Domingo a Marcelo Álvarez, Vittorio Grigolo, Aida Garifullina, Mario Biondi, Andrea Griminelli, che insieme alla Taormina Arte Festival Orchestra ripercorreranno la sua carriera con alcuni dei suoi brani più famosi. Ad accompagnarli, video d'archivio in cui è lo stesso Pavarotti a raccontarli, intervistato in diversi momenti della sua vita. Ma ci sarà anche una nuova generazione di artisti, promossi e sostenuti dalla Fondazione Pavarotti (parte del ricavato della serata andrà in borse di studio), che rivedremo come comprimari nella seconda direzione che a Taormina il Maestro Venezi (si, continua a preferire il maschile) ha tenuto per se': il Trittico di Puccini con Marcelo Alvarez, Massimo Cavalletti e Francesca Tiburzi (8 e 13 luglio). La terza è Io ti veglierò, io ti proteggerò, omaggio ai 160 anni della nascita di Gabriele D'Annunzio con I solisti aquilani e Giorgio Pasotti voce recitante (27 luglio). "Aiutare i giovani deve essere uno degli obbiettivi di un direttore artistico - spiega - Lo dico sempre: senza un talent scout non avremmo avuto neanche la Callas". Dall'autunno scorso Venezi è anche Consigliera per la musica del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e ha le idee molto chiare su priorità e urgenze. "Prima di tutto, il contratto nazionale del lavoro che è fermo da oltre vent'anni - dice - Poi c'è il riconoscimento di uno status degli artisti. Il nostro lavoro per sua natura non è regolare. Garantire invece una regolarità anche previdenziale è fondamentale, insieme a restituire dignità a tutta una categoria di professionisti. Anche per una dinamica socio-culturale. Quanti di noi, nella vita, si sono sentiti dire: si bello, ma poi di lavoro che fai? È capitato più volte anche a me e nel Paese dell'arte e della musica per eccellenza come l'Italia non è accettabile. E poi, serve una riforma di tutto il sistema di gestione delle fondazioni lirico sinfoniche e del sistema musicale italiano, che è molto complesso".

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