Torna a Roma il violinista David
Garrett per esibirsi il 19 luglio alle 21 nella Cavea dell'
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per omaggiare i
violinisti leggendari del secolo scorso. Il musicista tedesco,
dopo sette anni di assenza da Santa Cecilia - la sua unica
presenza risale all'estate del 2016 quando eseguì il Concerto
per violino di Čajkovskij diretto da Alondra de la Parra - fa
tappa nella capitale con il suo "Iconic Tour", il titolo dell'
album pubblicato da Deutsche Grammophon a fine 2022. Garrett ha
iniziato a suonare il violino all'età di quattro anni, ha
debuttato sul palcoscenico a dieci, e tre anni dopo è diventato
l'artista più giovane a firmare un contratto con la Deutsche
Grammophon. Si è costruito una carriera stellare da solista, ha
registrato i ventiquattro Capricci di Paganini, ha studiato alla
celebre Juilliard School di New York, allievo di Itzhak Perlman.
Negli ultimi due decenni ha suonato con molti dei più
prestigiosi direttori d'orchestra, e ha raggiunto il pubblico di
tutto il mondo con concerti che includono inni rock, brani
"classici", pezzi da solista e colonne sonore.
"Iconic Tour", che si ispira ai leggendari violinisti del
passato le cui melodie hanno entusiasmato Garrett sin da
bambino, prevede celebri brani di Schubert (Ave Maria), Vivaldi
(L'estate), Mozart (Rondò alla turca), Saint-Saëns (Danse
macabre e il Cigno dal Carnevale degli animali) e molti altri
che potranno essere ascoltati in nuovi arrangiamenti per
violino, chitarra (Franck van der Heijden) e basso (Rogier van
Wegberg). La scelta di David Garrett evoca l'epoca d'oro dei
grandi virtuosi del violino come Zino Francescatti, Arthur
Grumiaux, Jascha Heifetz, Fritz Kreisler e Yehudi Menuhin.
"Sfortunatamente molte splendide opere dei tempi dei grandi
virtuosi sono cadute nell'oblio - ha spiegato - Ecco perché
avere l'opportunità di riportare in vita questi magnifici pezzi
significa davvero molto per me".
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