"Sono emozionato troppo, il
festival è bellissimo, è come Capodanno, Pasqua, Carnevale",
dice Jovanotti sul palco dell'Ariston ringraziando il gruppo dei
Rockin'1000 che lo ha accompagnato nella sua performance fuori
dall'Ariston. "Una follia, vengono da tutto il mondo per la
passione per la musica: Sanremo è una festa della musica, e la
musica prima di essere industria, classifica, competizione, è
una passione che ci lega e unisce il paese".
Dopo due anni di assenza per l'incidente in bici a Santo
Domingo, Jovanotti è tornato sulle scene con l'album Il Corpo
Nuovo, volato subito in testa alle classifiche: "Il mio corpo
nuovo è sempre quel corpo lì, il mio fratello asino come diceva
san Francesco. Si è azzoppato ma per fortuna viviamo in un'epoca
in cui riescono anche a sostituire un osso, sono quindi un po'
bionico, titanico e anche un po' fotonico e soprattutto felice
di essere qua". "Il corpo - sottolinea ancora l'artista - è
stato un viaggio tosto, ma grazie al cielo sono qua, si
ricomincia a fare musica, già ero uno gasato, ma ora mi piace
tutto, sto sentendo le canzoni e mi piacciono tutte".
Poi legge, con l'amico Gianmarco Tamberi, che negli applausi
dell'Ariston dà appuntamento al pubblico "a Los Angeles 2028",
un brano del filosofo Fausto Bolelli, "profeta dello slancio
vitale", sulla saggezza del corpo e sulla bellezza di essere
imperfettamente se stessi. "Abbiamo alzato un po' l'asticella, a
te - dice rivolto a Conti - Amadeus te l'ha messa bella alta.
Quando mi hai invitato l'ho chiamato e gli ho chiesto: ti senti
tradito? Lui mi ha risposto: ma no, Carlo è un amico, siamo qui
con il beneplacito sia di Ama sia di Fiore". Poi l'omaggio a
Sammy Basso e infine il brano Un mondo a parte, con Dardust al
pianoforte.
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