In mostra al Palazzo di
Vetro di Porcari (Lucca) i costumi di scena originali delle
opere più famose del maestro Giacomo Puccini dal 22 febbraio al
13 aprile. Intitolata 'Ma l'amor mio non muore… Grandi
personaggi ed eroine pucciniane della Collezione Cerratelli', la
mostra è stata voluta dalla Fondazione Giuseppe Lazzareschi per
omaggiare Puccini sulla scia delle celebrazioni del centenario
della morte del maestro.
Esposti 35 costumi di scena originali delle opere più celebri
in un percorso raccontato da un Puccini virtuale con la storia
delle sue arie più famose, degli aneddoti curiosi, degli
applausi, e anche delle delusioni della sua vita artistica. Nel
percorso espositivo ci sono le originali narrazioni multimediali
'Giacomo racconta Puccini', realizzate da Image Project di
Leonardo Scucchi e impersonate dall'attore fiorentino Bruno
Santini nei panni di Puccini. I costumi in mostra furono
indossati da grandi interpreti come Raina Kabaivanska, Magda
Olivero, Maria Chiara, Daniela Dessì, Mirella Freni, come anche
da Franco Corelli, Silvano Carroli, Rolando Panerai. In mostra
anche i costumi storici indossati da Gina Cigna nel 1940 e
disegnati da Umberto Brunelleschi per la prima Turandot alla
Scala di Milano, costumi diventati l'immagine di Turandot nel
mondo.
"I costumi originali di scena presenti, creati dalla storica
Casa d'Arte Cerratelli - spiega Cristina Lazzareschi, presidente
della Fondazione - rappresentano un patrimonio di incredibile
valore per il mondo dell'opera e della grande sartoria teatrale
italiana. Per la nostra fondazione è anche occasione per
celebrare il grande compositore lucchese, sempre attento alle
innovazioni. Del resto, il Novecento era l'epoca delle grandi
invenzioni tecnologiche, dei grandi cambiamenti nel mondo
dell'intrattenimento: il disco a 78 giri, il cinematografo,
novità che Puccini seppe sfruttare per rendere popolare la sua
musica". "Noi - prosegue - abbiamo contestualizzato Puccini ai
giorni nostri, e ci siamo avvalsi dei supporti multimediali per
narrare le sue vicende personali legate alla composizione delle
arie più conosciute".
"Questa mostra non è solo una celebrazione dell'alto
artigianato sartoriale italiano - aggiunge il direttore della
Fondazione Cerratelli Diego Fiorini - ma anche un viaggio
culturale che riporta in vita le storie e le emozioni delle
opere di Puccini attraverso costumi di scena indossati dai più
celebri cantanti che hanno interpretato e reso celebri i
personaggi pucciniani".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA