E' stata una lunga strada quella di
Jany McPherson, che l'ha portata da Guantanamo, dove è nata,
all'Avana dove ha studiato musica e iniziato a lavorare in una
delle orchestre femminili più famose del Paese, e poi in Europa
a collaborare con grandi artisti come il chitarrista John
McLaughlin. Ed è una lunga strada "che ancora continua" quella
che la compositrice, pianista e cantante ha raccontato nel suo
disco 'A Long Way' che presenterà il 19 aprile al Blue Note di
Milano, insieme ai brani del precedente 'Solo Piano' e standard
internazionali di artisti che l'hanno influenzata.
"Al pubblico - avverte - chiedo di venire con cuore e mente
aperta: non si devono aspettare salsa o musica tradizionale
cubana. Ci sono tante altre contaminazioni, non solo Cuba. C'è
il jazz, la classica, che è stata una dei miei fondamenti, il
soul, la lirica e la melodia della musica italiana":
Sintetizzando "la base è radice cubana - aggiunge - ma non è
Buena Vista Social Club. Prenderemo strade diverse e la gente
deve lasciarsi aNdare e portare".
E' quello che Jany ha fatto nella sua vita convinta che "c'è
sempre qualcosa da scoprire in ogni posto che trovi". Ecco
perché fra gli standard che presenta c'è Les feuilles mortes,
più conosciuta nella versione inglese di Autumn Leaves, che lei
esegue nella lingua originale (il testo è d'altronde di Jacques
Prevert) mettendo però nell'arrangiamento un po' del suo
retaggio cubano. "Il compositore Joseph Kosma era di Nizza dove
ora vivo" osserva, sottolineando anche questo legame. "Nizza -
racconta in un perfetto italiano - è un posto con cui sono in
armonia. Mi ricorda un po' Cuba e Guantanamo. C'è il mare e
questa tranquillità di prendersi il tempo per vivere come non si
fa a Parigi". Nel concerto milanese sarà accompagnata da Luca
Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. Poi
continuerà il tour (in Italia sarà di nuovo il 21 giugno al
Summertime festival alla Casa del Jazz e il 6 dicembre
all'Auditorium della musica). E il prossimo anno penserà a un
nuovo disco, dopo Long Way che è stato pubblicato a fine 2023.
"Tornerò a scrivere il prossimo anno perché - conclude - mi
piace fare le cose con tranquillità".
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