Sono A place of safety, ideazione
Kepler-452 con la regia e drammaturgia di Enrico Baraldi e
Nicola Borghesi; il Re Lear di Gabriele Lavia; e Capitolo Due,
diretto da Massimiliano Civica, i tre titoli in corsa come
Miglior Spettacolo di prosa per l'edizione 2025 de Le Maschere
del Teatro Italiano. Roberto Andò con Sarabanda, ancora Gabriele
Lavia per Re Lear e Carlo Sciaccaluga con Equus sono invece
candidati per la Miglior Regia.
Il premio teatrale ideato nel 2002 dal regista Luca De Fusco e
dal giornalista Maurizio Giammusso, per il secondo anno promosso
e organizzato dalla Fondazione Teatro di Roma con il Patrocinio
dell'Agis, ha decretato ieri all'Argentina di Roma le terne
finaliste delle sue 13 categorie. Dopo la prima selezione della
giuria presieduta da Gianni Letta, passeranno ora al vaglio di
una vasta assemblea di oltre 1000 professionisti del teatro, cui
si uniranno per la prima volta alcuni abbonati dei maggiori
teatri nazionali, che attraverso un sistema di votazione
elettronica anonimo decreteranno i vincitori. Il 12 settembre,
la cerimonia di premiazione, sempre sul palco dell'Argentina e
in diretta differita su Rai1. Grandi favoriti, almeno sulla
carta, sono Sarabanda che Roberto Andò ha tratto da Ingmar
Bergman e il Real Lear di Gabriele Lavia da Shakespeare,
entrambi con sei candidature.
Ecco tutte le terne finaliste dell'edizione 2025 de Le maschere
del Teatro Italiano:
- MIGLIOR SPETTACOLO DI PROSA: A place of safety, ideazione
Kepler -452 regia e drammaturgia Enrico Baraldi e Nicola
Borghesi; Re Lear, regia di Gabriele Lavia; Capitolo Due, regia
di Massimiliano Civica
- MIGLIOR REGIA: Roberto Andò per Sarabanda; Gabriele Lavia per
Re Lear; Carlo Sciaccaluga per Equus
- MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: Valerio Binasco per Cose che so
essere vere; Lino Guanciale, per Ho paura torero; Alessandro
Averone per Crisi di nervi
- MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA: Giuliana De Sio per Cose che so
essere vere; Federica Di Martino, per Lungo viaggio verso la
notte; Milvia Marigliano per I parenti terribili
- MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: Francesco Biscione per Guerra
e pace; Luca Lazzareschi per Re Lear; Elia Shilton, per
Sarabanda
- MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA: Viola Graziosi per Il caso
Kaufmann; Sara Putignano, per Ho paura torero; Silvia Siravo per
Re Lear
- MIGLIOR ATTORE/ATTRICE EMERGENTE: Giovanni Drago per Cose che
so non essere vere; Mersila Sokoli, per Guerra e pace; Caterina
Tieghi per Sarabanda
- MIGLIOR INTERPRETE DI MONOLOGO: Davide Enia per Autoritratto;
Fabrizio Gifuni per I fantasmi della nostra storia; Valentina
Picello per Anna Cappelli
- MIGLIOR SCENOGRAFO: Alessandro Camera per Re Lear; Gianni
Carluccio per
Sarabanda; Gregorio Zurla per Il Golem
- MIGLIOR COSTUMISTA: Gianluca Sbicca per Ho paura torero;
Andrea Viotti, per
Re Lear; Katarina Vukcevic per I parenti terribili
- MIGLIORI MUSICHE: Massimo Cordovani per I parenti terribili;
Alessandro Ferroni per Uccellini; Pasquale Scialò, per Sarabanda
- MIGLIORE AUTORE DI NOVITÀ ITALIANA: Kepler -452 per A place of
safety; Dino Lopardo per Affogo; Davide Sacco per Il medico dei
maiali
- MIGLIORI LUCI: Gianni Carluccio per Sarabanda; Gigi Saccomandi
per Guerra e pace; Gianni Staropoli per Il Golem
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