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Gerry Scotti, torno alla musica con emozione

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Gerry Scotti, torno alla musica con emozione

Il conduttore riparte il 15/6 con The winner is su Canale5

ROMA, 14 giugno 2017, 20:04

Marzia Apice

ANSACheck

Gerry Scotti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gerry Scotti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Gerry Scotti - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Tutto scorre e tutto torna nella vita. Sono nato nel mondo della musica e questo è un modo curioso di tornarci, con un programma che offre più emozioni di un qualsiasi festival". Non nasconde un certo entusiasmo Gerry Scotti, che domani sera in prima serata, dopo una prima conduzione di successo nel 2012, tornerà su Canale 5 con The winner is, la gara canora dedicata al talento musicale. "C'è sempre adrenalina ogni volta che parte o riparte qualcosa", spiega il popolare conduttore intervistato dall'ANSA, "ed è giusto così, altrimenti verrebbe meno il senso di questo lavoro. The winner is vive molto di sensazioni e prometto ai telespettatori un continuo su e giù di emozioni, tra tuffi al cuore e pugni allo stomaco".

Il meccanismo del programma è avvincente: in ognuna delle 5 puntate, 8 aspiranti cantanti si esibiranno dal vivo e al termine di ogni performance dovranno scegliere se accettare una somma di denaro, rinunciando di fatto alla gara, oppure continuare a credere nel proprio talento affidandosi al verdetto dei 100 giurati chiamati a valutarli. Guai però a chiamare talent il programma, che invece "è una vera e propria gara di canto come quelle che si facevano una volta. Non vogliamo coltivare un talento ma solo aprire una porta a chi magari ne ha presa una in faccia. Non ci saranno solo giovani: anche a 70 anni si può desiderare di avere un'altra occasione. E anticipo che il sacro fuoco dell'arte spinge la maggior parte dei partecipanti a rifiutare i soldi e credere in se stessi", sottolinea Scotti, che fino a metà luglio proseguirà anche la conduzione del game show preserale Caduta libera (con il quale il 19 giugno sarà in onda in prima serata con una puntata speciale che vede sfidarsi i campioni delle puntate domenicali).

In The winner is il padrone di casa sarà ovviamente bravissimo a stemperare la tensione della competizione con la sua bonarietà, mentre ad aggiungere un pizzico di 'cattiveria' ci penseranno i suoi compagni di viaggio, Mara Maionchi e Alfonso Signorini. "La gara sarà piena di colpi di scena, ma io sarò il solito Gerry: nel programma racconteremo molte storie e io dovrò tenere alto il morale dei partecipanti", spiega, "Mara Maionchi sarà invece l'unica che oltre ai 100 giurati potrà votare, e come sempre non le manderà a dire, sebbene mostreremo anche il suo lato di mamma e consigliera. Signorini l'ho voluto io, perché desideravo che anche il pubblico avesse una voce a rappresentarlo".

A lei è mai capitato di sacrificare un suo talento per avere in cambio soldi o sicurezza? "Nella mia vita ho avuto un paio di sliding doors, quando ho rinunciato a fare l'avvocato per fare il pubblicitario, e poi quando ho smesso di fare il pubblicitario per lavorare in radio. In quel momento ho creduto molto nel mio talento e devo dire che quella scelta più azzardata, rispetto a un lavoro comunque bello e creativo, mi ha poi ripagato più di quanto potessi immaginare". Torna a condurre un programma che celebra la passione, eppure oggi sembra che in pochi abbiano il coraggio di rischiare credendo fino alla fine in se stessi. "Oggi la molla della passione c'è, ma ha meno spinta di prima. I ragazzi pensano che basti avere un telefonino per girare il mondo ma poi non conoscono la propria città. E' diminuita la voglia di rischiare, di fare la gavetta, cosa che invece serve soprattutto per i lavori artistici", dice, "spesso si fanno scelte per necessità: ma la vera felicità è colmare i bisogni con quello che ci piace fare. Io sono stato un bamboccione fino ai 30 anni... non me ne volevo proprio andare di casa, stavo troppo bene con il ragù di mia mamma. Ma è la nostra educazione di italiani. Certo, ora cerchiamo di diventare un po' più europei con la globalizzazione però dispiace essere un po' meno italiani". E' più divertente condurre un quiz o mettersi a disposizione del talento degli altri? "Questo lavoro mi ha dato la possibilità di stare vicino alla gente comune, senza sbeffeggiare nessuno, trattando tutti con rispetto. Io incoraggio le persone, do loro un abbraccio, una pacca sulla spalla. E lo faccio sempre, nei quiz e anche in questo programma".

Dopo la pausa estiva, lo 'zio Gerry' tornerà già a partire da metà settembre con Caduta libera, e poi con una nuova avventura: "stiamo lavorando a un vero e proprio spettacolo, la versione italiana di The wall, una sorta di lotteria nazionale", racconta, "se invece dovessi riprendere uno dei miei vecchi successi mi piacerebbe fare un'edizione speciale di Chi vuol essere milionario, perché quel programma ha creato la nuova era del quiz televisivo".

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