"Vengo dal mondo del disegno,
volevo fare il fumettista da ragazzo, e quando ho visto i
disegni di questa serie ho subito detto che ero pronto a
partecipare". Così l'attore Lillo spiega al Comicon il suo
approccio con "Il Baracchino", la nuova serie italiana di
animazione che andrà in onda su Amazon Original, ambientata nel
mondo della stand-up comedy, prodotta da Lucky Red in
collaborazione con Prime Video e realizzata a Palermo dallo
studio di animazione Megadrago. Oggi vengono proiettati al
Comicon di Napoli i primi due episodi della nuova serie che va
in onda dal 3 giugno.
Il cartone nasce dai registi Salvo Di Paola e Nicolo Cuccì:
Lillo e Frank Matano doppiano i due protagonisti della serie.
"Io amo il cartone animato fatto in Italia - ha spiegato
Frank Matano - qui la storia ha visto prima la nostra
recitazione e poi il montaggio delle voci. Io nella serie
interpreto la Ciambella, un personaggio che ha un vuoto dentro,
una donut che ama chi fa ridere e quindi ama tutti i comici, che
sono eroi per lei. Questa è una caratteristica che mi rispecchia
anche nella mia vita, io stimo chi fa ridere nella vita, perché
la trovo una decisione folle o stupida".
"In questa serie - spiega Lillo - è molto potente il
linguaggio realistico legato a personaggi assurdi, c'è una
ciambella, la morte, il dolcetto, una normalità di dialogo e
personaggi assurdi in un bel corto circuito. Io interpreto
Maurizio, un nostalgico su grandi fatti del passato che cerca di
ricostruire questo nuovo baracchino, si arrabatta, si incavola
facilmente, ma in realtà è tenero e nostalgico, interessante dal
punto di vista emotivo. La serie ha una profondità molto rara e
interessante, piace agli adulti ma credo che possa piacere
tantissimo anche ai giovani e anche a chi non è amante di solito
dei cartoni".
Lillo e Frank Matano hanno vissuto la giornata del Comicon,
che è stato visitato finora da 50.000 ragazzi: "Il successo di
questi eventi - spiega l'attore romano, al secolo Pasquale
Petrolo - è dettato dal bisogno ancestrale che abbiamo di
condivisione con gli altri di persona, non solo sui social. Se
io partecipassi da cosplayer? Amo Spiderman ma non ho il fisico
per il suo costume, quindi dovrei vestirmi da Batman con la
corazza che mi coprirebbe la pancia". Frank Matano ci riflette,
pensa alle generazione dei giovani e poi decide: "Mi vestirei da
Quattrocchi dei Puffi".
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