GIAMPAOLO SIMI, 'COSA RESTA DI NOI' (SELLERIO, pp. 304 - 14,00 euro).
Sembra quasi di sentire una vecchia canzone della Berté (Sabbia bagnata/una lettera che il vento sta portando via…), sembra che faccia da sottofondo alla lettura, anche se i tempi non sono più quelli, ma lo è l'atmosfera, in letargo, di una spiaggia della Versilia in inverno, dove tutto accade. Mare fuori stagione, un figlio che non arriva, un matrimonio che si suicida, la sparizione di una donna sono solo l'asse portante di una trama forte, coinvolgente, di quest'ultimo libro di Giampaolo Simi, che intreccia ironia sottile, suspense e sentimenti, vitalità e distruzione, sul filo di una narrazione lucida e graffiante, gialla come sono sempre quelle di Simi, ma qui ormai, in verità, molto più articolata, psicologica e letteraria, indagando il lato noir, oscuro di tre anime e tre esistenze.
Nel romanzo – una sorta di diario del protagonista Edo, che racconta in prima persona – una canzone c'è davvero, ma è ''The Universal'' dei Blur, cantata da Damon Albarn, ed è proprio su quelle note, su quelle ripetutissime parole (Really really really could happen - davvero, davvero può accadere) che Edo chiede a Guia di sposarlo. Guia Bardi è la rampolla di una nota e benestante famiglia toscana, bella, viziata, intellettuale, i cui genitori posseggono una tenuta a Colle val d'Elsa e lo stabilimento balneare Bagno Antaura, e Edo è il bagnino attraente e pazzo di lei che lo gestisce e tiene in piedi. Lei fa la scrittrice e insegue il successo, lui si occupa della spiaggia, degli ombrelloni, dei lavori di ristrutturazione. Sono l’amore, il matrimonio e una forte attrazione a tenerli uniti ma tutto questo comincia a sgretolarsi di fronte alle difficoltà che incontrano nell'avere un figlio. Guia vive malissimo la cosa, scrive in modo febbrile il suo romanzo e intanto avverte la maternità mancata come una morte al contrario, una vita che non solo non inizia, ma rifiuta il concepimento, lo uccide. Questo, che lei vive come un lutto intimo, diventa un veleno sottile che incrina il loro rapporto, lo rende critico e via via disperato. E mentre la crepa tra loro si allarga, si infiltra quasi per caso in quella crepa Anna Fusco, con i suoi enormi problemi di creatura naif, senza autostima, schiacciata dal peso di un amore sbagliato per un comico fallito. Anna è attratta da Edo e gli gira intorno, fino a coinvolgerlo nella sua vita, ma poi, proprio nel giorno di san Valentino, sotto una nevicata storica che imbianca la spiaggia, la donna scompare, inspiegabilmente. Questa scomparsa attiva il circo mediatico di ricerca, riporta sotto i riflettori Giangi, il comico fallito - prima sospettato, poi invitato in tv con i suoi grotteschi siparietti sul dolore - mentre per uno strano gioco del destino persino Guia resta impigliata nella sua rete. E' a questo punto che il romanzo cambia registro e diventa un percorso di disamore, di allontanamento dall'amore. Pur sopraffatto dall'assenza (di Guia sempre più aspra e sprezzante e di Anna, avvolta nel mistero), Edo si riappropria di sé, con lucida determinazione e quelle mancanze diventano in qualche modo la sua forza, intima e psicologica, l'ultima spiaggia per evitare la furia devastante dei fatti e dei sospetti, che rischiano di intrappolarlo e che il lettore scoprirà leggendo queste pagine.
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