Il cambiamento climatico avrà un
impatto sulla crescita economica italiana, causando un calo del
Pil del 2050 anche nello scenario migliore con un aumento della
temperatura inferiore a 2° C. E' quanto emerge dal rapporto su
'Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità' realizzato
dalla Commissione del Ministero delle infrastrutture e mobilità
sostenibili coordinata da Carlo Carraro.
"Anche nel migliore dei casi, anche se ci limitassimo a un
altro grado soltanto di incremento medio mondiale, cosa che
sarebbe già un grande successo, il cambiamento climatico avrebbe
degli impatti sull'Italia, in particolare su alcuni settori,
agricoltura, turismo e infrastrutture costiere", ha spiegato
Carraro durante un evento online organizzato dal Mims. "Abbiamo
pensato che saremo comunque in grado di ridurre le emissioni e
collocarci in un incremento intorno ai 2.7-3 gradi a fine
secolo: questo è il caso peggiore che abbiamo considerato nel
rapporto. Anche in questo caso che è molto più ottimista di
molti altri studi il cambiamento climatico ha sull'Italia degli
impatti molto molto rilevanti al 2050 insostenibili perché le
perdite che vedete sono insostenibili dal punto di vista
economico", ha aggiunto. Nelle slide illustrate, si vede che con
un aumento della temperatura inferiore a 2° C, l'impatto
sull'economia sarebbe di 0/-2% di perdita del Pil 2050; nello
scenario medio di un aumento di circa 2,7°C la perdita per il
Pil è stimata in -2,5%; infine nello scenario peggiore di un
aumento di 4,4° C si prevede una perdita del -2,5/-3,7% per il
Pil 2050.
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