Seduta post festività pasquali in
calo per le Borse europee. Gli investitori, da una part,e
guardano alle misure della Cina per sostenere l'economia e,
dall'altra, alla prospettiva di un più rapido inasprimento della
politica della Federal Reserve per contenere l'inflazione. Il
presidente della Fed di Saint Louis James Bullard ha indicato
che un aumento dei tassi di 75 punti base potrebbe essere
un'opzione se necessario. Resta poi sempre alta l'attenzione sul
conflitto in Ucraina e sulle ricadute in Europa.
L'indice d'area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, cede oltre
un punto percentuale, con vendite sui titoli legati a
farmaceutica, informatica e beni di prima necessità. Tra le
singole Piazze, Milano resta la peggiore (-1,68%) anche per lo
stacco della cedola di 8 big. Parigi perde lo 0,98%, Francoforte
lo 0,78% e Londra lo 0,34%. In flessione anche i future sugli
Usa.
Guardando poi a Mosca, l'indice Moex che è particolarmente
volatile, perde il 3,83% mentre il rublo è poco mosso e resta a
79 sul dollaro e a 86 sull'euro che a sua volta è stabile a
1,079 sul biglietto verde. In rialzo i rendimenti dei titoli di
Stato. Quello del decennale italiano che ha raggiunto i massimi
da fine maggio 2019, segna il 2,54% mentre lo spread tra Btp e
Bund si riporta sui livelli dell'apertura a 161 punti. Il gas
che in avvio ha toccato i minimi dall'inizio della guerra,
viaggia (-2,7%) a 93 euro mhw ad Amsterdam . Il petrolio
conferma la flessione con il wti a 105 dollari al barile
(-1,45%) e il brent a 111 dollari (-1,18%).
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