Seduta incerta per le Borse
asiatiche con Tokyo in rialzo dello 0,6%, in scia
all'indebolimento dello yen, Sydney dello 0,3%, Seul chiusa e i
listini cinesi in rosso, per la determinazione che Pechino
mostra nel voler perseguire anche in futuro la strategia 'zero
Covid': Hong Kong cede lo 0,8% Shanghai lo 0,4% e Shenzhen lo
0,1%.
I future sull'Europa e su Wall Street segnalano un avvio in
leggero rialzo mentre gli investitori continuano a monitorare
gli sviluppi sul fronte della guerra in Ucraina e l'andamento
preoccupante dell'inflazione. I rendimenti dei Treasury
americani scendono sotto quota 2,9% nel giorno in cui la Fed
avvierà la riduzione del suo bilancio da 8,9 trilioni di
dollari. In arrivo anche gli indici Pmi di diversi Paesi
dell'area Euro e dell'Eurozona e, dagli Usa, l'indice Ism
manifatturiero e il Beige Book della Fed, di cui interverranno
oggi tre componenti (John Williams, James Bullard e Loretta
Mester).
Il petrolio è poco mosso, con il Wti a quota 114,67 dollari
al barile e il Brent che ha ridotto i guadagni scendendo a
115,48 dollari, in vista della riunione di oggi dell'Opec+ in
cui, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, alcuni
componenti dell'organizzazione starebbero riflettendo sulla
possibilità di sospendere la Russia, con l'effetto - secondo gli
analisti di RBc Capital - di sospendere gli accordi di
produzione e vedere l'Arabia Saudita pompare più barili.
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