"La siderurgia è la terza attività
manifatturiera per contributo al Pil nazionale, è quindi
cruciale per l'Italia ed è protagonista della crescita economica
dell'Europa". Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente per
l'Internazionalizzazione di Confindustria, lo evidenzia nel suo
intervento a Made in Steel, sottolineando che "non si può
parlare di acciaio ed Europa senza guardare alla competizione
globale". E spiega: "La congiuntura attuale offre al settore
rischi e opportunità che possono incidere profondamente sulla
nostra capacità di essere competitivi. Scegliere la strada da
intraprendere nei prossimi anni spetta come sempre in parte a
noi, ma dipende in larga parte da Bruxelles". Beltrame ha quindi
ricordato i dati della European Steel Association, secondo cui
"negli ultimi 10 anni l'Europa, da esportatore netto, è divenuta
uno dei maggiori importatori di acciaio a livello mondiale,
perdendo circa 26 milioni di tonnellate di capacità produttiva e
il 25% della forza lavoro impiegata. Una tendenza negativa che
ha riguardato, purtroppo, anche l'Italia".
Nell'illustrare le sfide e le soluzioni proposte dall'Unione
europea, la vicepresidente di Confindustria sottolinea la
necessità che la "Ue agisca sempre più come attore unitario" per
favorire l'accesso delle imprese del settore ai mercati
internazionali e ha richiamato come la "transizione energetica
deve certamente essere sinergica con quella ambientale, ma deve
essere anzitutto economicamente sostenibile".
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