Si celebra domani la prima Giornata
internazionale dell'energia pulita, a poche settimane dalla
Cop28 - la Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici - a
Dubai dove i 195 paesi dell'Onu hanno raggiunto un accordo senza
precedenti per abbandonare i combustibili fossili, concordando
di triplicare la capacità di energia rinnovabile a livello
globale e di raddoppiare il tasso medio annuo globale
dell'efficienza energetica entro il 2030.
E' stata l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, con una
risoluzione del 25 agosto 2023, a decidere di proclamare il 26
gennaio - giorno dell'anniversario della fondazione dell'Agenzia
internazionale per le energie rinnovabili (Irena) nel 2009 -
Giornata internazionale dell'energia pulita. L'assemblea
dell'Onu ha condiviso che "la transizione verso fonti
energetiche pulite e rinnovabili è essenziale per affrontare le
attuali sfide ambientali e socioeconomiche e garantire la
sopravvivenza umana e il benessere del pianeta" come affermato
da Markova Concepción Jaramillo, presentatrice della proposta
avanzata da Arabia Saudita, Armenia, Azerbaigian, Bahrein,
Brasile, Capo Verde, Cile, Colombia, Costa Rica, El Salvador,
Emirati Arabi Uniti, Filippine, Guatemala, Guyana, Kuwait,
Marocco, Oman, Panama, Paraguay, Repubblica Dominicana,
Suriname, Turchia e Uruguay.
La Cop28 - si legge sul sito dell'Irena - ha "offerto
un'opportunità unica per fare il punto sulle soluzioni globali
per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi e
per promuovere un approccio positivo e orientato all'azione".
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