Meno maxi cessioni di Npl sul
mercato, maggiore gestione interna con aumento dei tassi di
recupero e una stabilità dei prezzi spuntati nelle vendite. Le
banche italiane, dopo aver ridotto la montagna di crediti
deteriorati e aver passato le misure straordinarie per il Covid
sotto forma di prestiti garanti, si avvicinano a una normalità
sul tema. Dal rapporto annuale della Banca d'Italia emerge come
nel 2023 siano state chiuse (eliminate dai bilanci) posizioni a
sofferenza per circa 9 miliardi. Il dato, pari a circa 1,6 volte
il valore dei nuovi ingressi, è inferiore al 2022 in termini sia
assoluti (22 miliardi), sia di incidenza percentuale sulle
sofferenze in essere alla fine dell'anno precedente (44% contro
il 64%).
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