Le Borse cinesi chiudono la seduta
negative alla vigilia della lunga pausa legata al Capodanno
lunare, scontando la delusione della frenata di gennaio
dell'attività manifatturiera, contrariamente alle previsioni:
l'indice Composite di Shanghai, infatti, cede lo 0,06%, a
3.250,60 punti, mentre quello di Shenzhen segna una perdita
dell'1,30%, attestandosi a quota 1.911,09.
L'attività manifatturiera è in contrazione per la prima volta
in 4 mesi, quando si profilano le turbolenze dei dazi del
presidente americano Donald Trump. Nel mezzo degli sforzi di
Pechino per risollevare la sua economia, l'Ufficio nazionale di
statistica ha riferito che l'indice Pmi è scivolato questo mese
a 49,1 a fronte del 50,1 di dicembre, stessa cifra su cui
puntavano gli analisti per gennaio.
Il dato, che rappresenta la prima contrazione da settembre e
la più marcata degli ultimi cinque mesi, è stato influenzato
dall'avvicinarsi delle festività del Capodanno lunare e dal
relativo ritorno di massa dei lavoratori migranti nelle loro
città d'origine, ha affermato Zhao Qinghe, funzionario
dell'Ufficio, secondo cui sia la produzione sia la domanda hanno
accusato un rallentamento in vista della più attesa festività
mandarina che quest'anno cade dal 28 gennaio al 4 febbraio.
Problemi anche per il settore dei servizi: l'indice Pmi non
manifatturiero, infatti, è sceso a gennaio a 50,2 da 52,2 del
mese precedente.
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