A2a ha inaugurato il depuratore di
Calvisano (Brescia), nell'ambito di un piano da 81 milioni di
euro per l'acqua del comune. L'intervento pone le basi per
superare l'infrazione europea aperta nel 2014. Prevista anche la
realizzazione del nuovo acquedotto, attivato entro l'anno, e la
posa della rete fognaria, i cui lavori sono attualmente al 73%.
In totale A2a Ciclo Idrico investirà nel Bresciano 321 milioni
nei prossimi 5 anni, con l'obiettivo di "abbattere le perdite di
rete e di superare tutte le procedure di infrazione europea per
la mancata depurazione dei reflui entro il 2028". A livello
nazionale, spiega A2a, sono ancora 930 i comuni non a norma.
"L'Italia - spiega l'amministratore delegato di A2a Renato
Mazzoncini - investe ancora troppo poco nel ciclo idrico".
Secondo il manager "nel 2023 la spesa media è stata di 65 euro
ad abitante, ben al di sotto degli 82 euro europei, mentre A2a
ha investito 130 euro ad abitante, a dimostrazione di quanto la
gestione dell'acqua e l'efficienza delle infrastrutture siano
per noi una priorità". "Lavoriamo per ridurre le perdite idriche
- incalza - che a livello nazionale registrano un tasso di
dispersione media del 42%, e puntiamo su impianti di depurazione
avanzati". "Oggi - spiega - i depuratori non sono solo sistemi
di trattamento, ma strumenti di economia circolare perché
trasformano i reflui in acqua riutilizzabile, ad esempio in
agricoltura, e i fanghi in energia e calore".
"Negli ultimi anni - conclude - abbiamo investito 120 milioni
per superare le infrazioni europee e, nel nostro piano
industriale al 2035, prevediamo 500 milioni di investimenti nel
ciclo idrico per il Bresciano, di cui 80 milioni per risolvere
le restanti procedure. Calvisano è un esempio concreto di ciò
che possiamo realizzare in sinergia con le amministrazioni
locali".
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