La Borsa di Milano (-1,38%) chiude
in netto calo, in linea con gli altri listini europei e in scia
con Wall Street. Le parole di Donald Trump sui dazi al Canada si
sono abbattute come un ciclone ed a farne le spese sono il
comparto dell'auto e della farmaceutica. Una seduta all'insegna
del nervosismo che ha portato a bruciare 12,52 miliardi di
capitalizzazione.
A Piazza Affari scivola Stellantis (-5,2%). Nel listino
principale male anche Campari (-4%) e Recordati (-3,3%). Vendite
sulle banche, alle prese con le operazioni di consolidamento.
Male Mps (-3%), Mediobanca e Unicredit (-2,3%), Intesa (+2,1%),
Popolare Sondrio e Bper (-1,3%) e Banco Bpm (-0,7%).
In rosso le assicurazioni con Unipol (-1,9%) e Generali
(-1%). Male Stm (-2,8%), mentre si guarda agli sviluppi
sull'intelligenza artificiale, e Tim (-2,3%). Seduta brillante
per Leonardo (+1,7%), dopo i risultati in crescita dell'anno
scorso e il dividendo quasi raddoppiato. Positivi anche A2a
(+1,2%), Prysmian (+0,9%), Enel (+0,3%) e Buzzi (+0,2%).
Lo spread tra Btp e Bund conclude la giornata in calo a 111
punti. Il rendimento del decennale italiano al 4,01%, ai massimi
da luglio 2024.
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