Alla chiusura dello scalo di
Heathrow, coinvolto nei disagi di un grosso incendio in una
centrale elettrica limitrofa, stanno facendo seguito pesanti
disservizi con 1350 voli cancellati e 300mila passeggeri a
terra. Nello specifico molti di questi riguardano anche
collegamenti da e verso l'Italia che coivolgono, secondo le
stime di ItaliaRimborso anticipate all'ANSA, 56 voli diretti da
e verso l'Italia con l'aeroporto di Londra Heathrow. Disagi
quindi per 11mila passeggeri italiani coinvolti nei collegamenti
con gli aeroporti di Napoli, Roma Fiumicino, Firenze, Bologna,
Venezia, Milano Linate e Milano Malpensa. A questi si possono
aggiungere ulteriori disagi per i passeggeri che volano in
coincidenza da Londra verso altre destinazioni, come gli Stati
Uniti o l'Asia.
Le compagnie aeree stanno avvisando i passeggeri, comunicando
loro la cancellazione o le riprotezioni disponibili anche verso
altri aeroporti londinesi. Nonostante il vettore aereo non sia
responsabile del disservizio, e per questo motivo non spetta la
compensazione pecuniaria ai passeggeri (un risarcimento del
danno), tuttavia secondo il Regolamento Europeo 261 del 2004 è
previsto il rimborso delle spese extra sostenute dal viaggiatore
per raggiungere la meta prefissata, qualora la stessa compagnia
non abbia provveduto ad assistere il passeggero. Il passeggero,
quindi, nel momento in cui riceve la comunicazione della
cancellazione del volo, è libero di accettare o meno la
riprotezione, qualora questa sia nei giorni successivi alla data
di viaggio programmato. In questo caso, quindi, il passeggero
può acquistare un volo alternativo anche con un'altra compagnia
aerea per raggiugere la propria destinazione. Risulta
fondamentale in questo processo conservare la prenotazione
originale del volo aereo da e per Londra Heathrow, ma anche
tutte le ricevute, fatture e scontrini di quanto speso per
l'acquisto di ogni mezzo per raggiungere la meta prefissata.
"I passeggeri che subiranno i disservizi aerei per via
dell'incendio all'aeroporto di Londra Heathrow - dice Felice
D'Angelo, ceo di ItaliaRimborso -, possono seguire quanto
disciplinato dal Regolamento Europeo 261/2004 e chiedere
successivamente, qualora non riprotetti dal vettore aereo, il
rimborso di tutti costi sostenuti. Il predetto regolamento
infatti vale anche all'interno dell'aeroporto londinese, che non
rientra più nell'Unione Europea".
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