Le Borse europee tentano il rimbalzo dopo aver bruciato quasi 10mila miliardi di dollari.
Sui mercati, secondo gli analisti, permane il clima di incertezza a causa della confusione alimentata dalle voci sulla politica commerciale di Donald Trump. In un contesto già complicato si innesta lo scontro tra gli Usa e Cina, con minacce di aumentare le tariffe da parte della Casa Bianca e la dura presa di posizione di Pechino.
Dopo la chiusura in deciso rialzo dell'Asia, tocca all'Europa mostrare i muscoli. E così l'indice stoxx 600, che raccoglie le 600 principali capitalizzazioni europee, registra un rialzo dell'1,6%. In luce Londra (+2,1%), Francoforte (+1,6%), Parigi (+1,4%), Madrid (+1%) e Milano (+0,7%). I principali listini del Vecchio continente sono comunque in altalena, sostenuti dal recupero delle banche (+1,1%) e delle assicurazioni (+2,5%), tra le più colpite dal tracollo dei giorni scorsi. In netto rialzo anche i future di Wall Street con il Dow Jones che sale del 2%, il Nasdaq (+1,2%) e lo S&P (+1,5%).
Gli analisti vendono i "primi segni di stabilizzazione dopo l'incredibile tracollo degli ultimi giorni", spiega Jim Reid, economista di Deutsche Bank. Per Mps market strategy la situazione rimane "molto fluida, con messaggi contrastanti da parte dell'amministrazione Usa ed è probabile che anche la giornata odierna sarà caratterizzata dal newsflow di notizie sul tema, data la partenza dei nuovi dazi domani".
Intanto si attendono segnali dalle banche centrali sul fronte del taglio dei tassi. Lo spread tra Btp e Bund scende a 121 punti, con il rendimento del decennale italiano che scende al 3,85% e quello tedesco in aumento al 2,63%. Sul fronte valutario il dollaro si indebolisce sulle principali divise. L'euro sale a 1,0921 sul biglietto verde. In aumento anche la sterlina e il franco svizzero.
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