Borse europee positive all'indomani
della tregua pattuita tra Usa e Cina sui dazi, che spinge gli
indici Usa. In Europa la migliore è Milano (+1,6%), seguita da
Parigi (+1,5%). Più caute Londra (+0,65%), Madrid (+0,6%) e
Francoforte (+0,45%). Oltreoceano il Dow Jones guadagna l'1,57 %
e il Nasdaq addirittura il 4,1%.
In netto rialzo il dollaro a quasi 0,9 euro e 0,76 sterline,
sui massimi dell'ultimo mese. In crescita anche l'oro (+1% a
3.238,7 dollari l'oncia), ma soprattutto il greggio (Wti +3,69%
a 63,28 dollari al barile) e il gas naturale (+4% a 36 euro al
MWh), su ipotesi di maggior domanda di energia. Si attesta a
102,9 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi,
con il rendimento annuo italiano in progresso di 6,5 punti al
3,67% e quello tedesco di 8.4 punti al 2,64%.
La tregua sui dazi fa bene al comparto del lusso a partire da
Burberry (+7,62%), Richemont (+7,6%), Kering (+7,49%), Lvmh
(+6,8%), Cucinelli (+4,65%) e Moncler (+5,62%).
In campo automobilistico corre Stellantis (+8,95%), che entro
giugno, nominerà il nuovo amministratore delegato, con il
responsabile del mercato Usa Antonio Filosa tra i favoriti.
Acquisti anche su Mercedes (+6,32%) e Bmw (+5,95%). Balzo dei
produttori di semiconduttori Infineon (+8,46%), Asm (+7,58%) ed
Stm (+7,33%), mentre in campo bancario si distinguono Standard
Chartered (+7,82%), sull'onda lunga lunga della trimestrale
diffusa oggi da Unicredit (+4%). Acquisti anche su Mediobanca
(+3,34%) e Banco Bpm (+3%), più cauta Mps (+1,85%(), poco mosse
Bper (+0,05%) e Popolare Sondrio (-0,17%) dopo le 'gravi e
significative carenze nella governance' rilevate dalla Bce. In
luce Eni (+2,51%) con il balzo del greggio. Corre Iveco (+6%) in
vista della cessione di Idv, che vede Leonardo (-5,17%) tra i
pretendenti.
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