Anche sulle banchine del porto di
Livorno le navi all'ormeggio potranno alimentare la propria
sosta allacciandosi alla rete di fornitura elettrica.
L'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale
ha pubblicato la relativa gara per la progettazione definitiva e
la realizzazione delle relative opere di cold ironing nello
scalo livornese; il bando vale 52,1 milioni di euro e beneficia
dei finanziamenti a valere sul fondo complementare al Pnrr. E'
il secondo, dopo quello per i porti di Piombino e Portoferraio
con un valore di 20,4 milioni di euro.
"Siamo soddisfatti di portare in gara un appalto strategico
per il porto di Livorno - ha dichiarato il presidente
dell'AdSP, Luciano Guerrieri - e con la pubblicazione dei bandi
a Livorno, Piombino e Portoferraio, facciamo un ulteriore passo
in avanti nel percorso di pianificazione strategica imperniano
sullo sviluppo sostenibile dei porti del Sistema". "Una volta
realizzate le opere - ha aggiunto - riusciremo ad abbattere in
modo significativo le emissioni inquinanti, riducendo anche
l'inquinamento acustico".
L'intervento, come spiegano dall'Authority, prevede la
realizzazione di una sottostazione all'interno dell'area Enel
ex-centrale Marzocco e due cabine di conversione a servizio
rispettivamente dei traghetti e delle crociere: la prima da
ubicare all'interno degli attuali silos, la seconda da
posizionare nell'area destinata al futuro terminal crociere in
prossimità della Calata Alto fondale. Per la parte di impianti a
servizio delle navi portacontainer prevista una cabina in
prossimità del tratto terminale della Fi-Pi-Li. La restante
parte degli impianti è costituita da cavidotti e cavi tra
sottostazione/cabine e cabine/prese di banchina, realizzati
completamente interrati e non visibili.
Le offerte dovranno essere presentate entro il 17 ottobre e
dopo l'aggiudicazione e la consegna ci vorranno 75 giorni per la
progettazione esecutiva e 607 giorni per i lavori. Previsto
l'impegno, da parte dell'impresa realizzatrice, alla
manutenzione per quattro anni a decorrere dal collaudo.
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