Il commercio marittimo mondiale
vale 14,2 trilioni di dollari, e più dell'80% dell'interscambio
commerciale viaggia via mare, ma oggi, quasi il 50 % delle aree
strategiche attraverso le quali questi traffici transitano, sono
considerate a rischio o per la situazione geopolitica che le
riguarda o per atti concentrati di terrorismo e pirateria o per
fenomeni di tipo naturale quale la siccità che ha limitato in
modo determinante l'operatività nel canale di Panama. E' il dato
da cui parte lo studio presentato all'assemblea aperta di
Assagenti, l'associazione degli agenti marittimi genovesi,
elaborato dal Centro Giuseppe Bono che ha analizzato i "choke
point" cioè i colli di bottiglia attraverso i quali passano
appunto le merci e i pericoli legati alla possibile chiusura di
due o più di questi stretti."I rischi che incombono sul traffico
mondiale via mare - sono le conclusioni dello studio - hanno una
potenzialità devastante per l'assetto geopolitico del pianeta e
per la capacità di innescare reazioni a catena nel campo
dell'approvvigionamento di cereali, soia, riso e prodotti
agroalimentari per popolazioni che non possono farne a meno,
nonché nella fornitura di energia"
Paolo Pessina, presidente di Assagenti fa alcuni esempi: "Con il
canale di Suez di fatto aperto solo al traffico delle navi che
raggiungono Gedda e i porti della costa occidentale della
penisola anche solo un'altra crisi in stretti strategici come
quello di Hormuz attraverso il quale transita il 20% del
petrolio del mondo, oppure dello stretto di Malacca, vitale per
i traffici da e per la Cina e per il subcontinente asiatico,
l'economia mondiale rischierebbe di collassare con un salto nel
vuoto per interi Paesi se non per interi continenti".
I rischi sono molti per il commercio marittimo internazionale,
ma ci sono anche opportunità, con il recupero della centralità
del Mediterraneo e dell'Italia al suo interno, come hanno
sottolineato molti dei partecipanti all'assemblea, fra i quali
il ministro della Protezione civile e delle Politiche del mare,
il viceministro a Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi e i
presidenti di Confitarma Mario Zanetti e Assarmatori Stefano
Messina, dopo i saluti istituzionali del sindaco Marco Bucci,
del presidente della Camera di commercio Luigi Attanasio,
Alessio Piana assessore allo Sviluppo econoico della Regione, il
presidente di Federagenti Alessandro Santi.
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