Sono diciotto i codici Ateco che
Confcommercio Sicilia ha segnalato all'attenzione del
governatore Nello Musumeci facendo riferimento ai bandi del
cosiddetto Fondo Sicilia sostenuti dall'Irfis FinSicilia.
"Questi codici Ateco - sottolinea in una nota il presidente
regionale dell'organizzazione di categoria, Gianluca Manenti -
non sono stati presi in considerazione e, dunque, gli
imprenditori di riferimento non hanno avuto e non hanno la
possibilità di accedere a finanziamenti agevolati a tasso zero
in favore delle imprese con sede nella nostra isola, imprese
danneggiate dall'emergenza epidemiologica da Covid-19".
"Pur riconoscendo al Governo regionale grande attenzione nei
confronti del sistema produttivo siciliano colpito dalla
pandemia - continua ancora Manenti nella nota inviata per
conoscenza anche all'assessore regionale al Bilancio, Gaetano
Armao, all'assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo
Turano, e al presidente della commissione all'Ars Attività
produttive, Orazio Ragusa - non posso non cogliere l'occasione
per evidenziare alcune criticità che danno preoccupazione a
molti nostri associati. Il momento, purtroppo, è ancora
drammatico, molto si è fatto e una piccola luce si intravede in
fondo al tunnel ma occorre dare una successiva accelerata alla
ripresa economica e inserire i codici Ateco in questione
all'interno dei bandi dell'Irfis, in modo che anche queste
categorie possano parteciparvi, è fondamentale. Siamo sicuri che
ci sarà un riscontro positivo da parte del Governo regionale
anche perché soltanto attraverso un'azione sinergica si potrà
riuscire a superare questo momento delicato in cui molte imprese
continuano a rimanere sul filo".
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