"Abbiamo approvato una Legge di
Bilancio in tempi rapidissimi per rispondere subito alle
esigenze del 'caro bollette'. Attraverso la tregua fiscale
regolarizziamo gli omessi versamenti e prevediamo sanzioni più
basse con l'allungamento del periodo di pagamento. Lo abbiamo
fatto per sostenere i contribuenti e per dare una nuova
prospettiva nel rapporto con il fisco". Queste le parole di
Maurizio Leo, Vice Ministro dell'Economia, che è intervenuto a
Napoli nel corso del Forum nazionale "Proposte per una riforma
fiscale quale incentivo alla ripresa economica e strumento di
contrasto alla crisi d'impresa" organizzato dalla Fondazione
partenopea dei Commercialisti, presieduta da Vincenzo Moretta, e
dalla Fondazione Centro studi Ugdcec, presieduta da Francesco
Puccio.
"Con la riforma fiscale - ha proseguito Leo - rivedremo l'Irpef
e i sistemi sanzionatori ponendo le basi per una semplificazione
del rapporto fisco/contribuenti con questi ultimi costretti a
fare i conti con 70 pagine di crediti d'imposta da gestire. Se
semplifichiamo e come cinghia di trasmissione mettiamo i
commercialisti, otterremo un grande risultato".
"I commercialisti giudicano positivamente la 'pace fiscale' - ha
sottolineato Moretta - perché darà ossigeno a imprese e
famiglie. La pandemia, prima, e la guerra poi hanno abbattuto
quelle barriere di sicurezza e tranquillità che avevamo ed è
necessario riattivare il circuito economico finanziario in
Italia. Attendiamo una riforma fiscale esemplare perché è
necessario dare obiettivi precisi alle misure adottate mettendo
da parte gli interventi a pioggia".
Il punto di vista dei giovani professionisti è stato espresso da
Matteo De Lise, numero uno dell'Unione nazionale Giovani
Commercialisti: "Nella nuova legge di stabilità ci saremmo
aspettati un atteggiamento più deciso a favore dei giovani.
Accogliamo con favore l'innalzamento della soglia della flat tax
ma ci aspettavamo una tassa piatta che considerasse la
possibilità per i giovani di fare aggregazione. Un fisco di
vantaggio rispetto alle nuove attività dei giovani per mettere
insieme competenze e qualità per affrontare in modo vincente i
mercati".
Di lotta all'evasione ha parlato Eraldo Turi, presidente
dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
di Napoli: "In merito alla riforma fiscale serve innanzitutto
semplificare. Non ne possiamo più delle difficoltà
interpretative delle norme fiscali, di studiare 400 pagine per
le dichiarazioni dei redditi. In Italia tra evasione dell'iva,
delle imposte dirette e di tasse varie, l'evasione si aggira
intorno ai 110 mld di euro, che rappresentano il 7% del pil
nazionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA