"Non ci sono soluzioni miracolo, ma
c'è questo fermento che misuriamo guardando alla voglia di
riscossa con impegno delle cooperative sociali e nella loro
coprogettazione sull'uso e valorizzazione dei beni confiscati".
Lo ha detto l'assessore alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione
della Regione Campania Mario Morcone nella giornata che si è
tenuta oggi alla Biblioteca a porte aperte "Annalisa Durante"
nel quartiere di Napoli Forcella, organizzata dalla Fondazione
Pol.i.s. della Regione Campania. Oggi sono stati presentati i
pacchi natalizi con i prodotti realizzati dalle cooperative e
dalle associazioni che operano sui beni confiscati alla
criminalità organizzata, prodotti in esposizione all'interno de
La Bottega dei sapori e dei saperi della legalità. Nel corso
dell'evento Pol.i.s., insieme al Coordinamento campano dei
familiari delle vittime innocenti della criminalità, consegnerà
il dono natalizio ai familiari delle vittime, che quest'anno
sarà arricchito dal contributo offerto da Nefrocenter, società
da sempre impegnata sul fronte sociale.
"Aspettiamo a breve - aggiunge Morcone - con un certo
ottimismo la graduatoria di coloro che hanno ottenuto il
finanziamento dei bandi del Ministero del Sud della passata
legislatura, la Campania farà una bella figura perché è il
risultato di un impegno di una voglia di riscatto che disegna un
futuro diverso da un passato da cui prendiamo le distanze anche
se lo ricordiamo. Siamo qui oggi, infatti, perché la vicenda di
Annalisa Durante e tante altre vittime della camorra sono molto
importanti nel ricordo di giornate che non vogliamo rivivere".
Alla giornata di beneficenza ha partecipato anche Nefro
Center che ha dato un forte contributo: "Abbiamo sempre seguito
i giovani negli anni scorsi - spiega Giovanni Lombardi, membro
del cda di Nefro Center - nella vicinanza alla voce dei giovani
di Napoli e abbiamo sempre dato contributo. Quest'anno siamo qui
a mettere la nostra faccia vicino a queste persone che tutti i
giorni combattono contro la illegalità. Noi lavoriamo su 60.000
pazienti diabetici che vengono in particolare dai poveri della
popolazione che non fanno prevenzione e portano la Campania ad
avere la più alta percentuale di malati diabetici in Europa.
Bisogna lavorare sulla prevenzione da parte della sanità
statale".
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