Il numero delle imprese artigiane in
Friuli Venezia Giulia continua a crescere: +167 unità nel
secondo trimestre del 2023, dopo che anche il primo trimestre si
era chiuso con un saldo positivo di 31 unità. La crescita è in
linea con quella registrata nello stesso periodo del biennio
precedente, ma più sostenuta rispetto al pre Covid. In aumento
soprattutto i settori costruzioni, servizi all'agricoltura e
alla persona. I dati sono stati resi noti oggi da
Confartigianato Fvg.
"L'andamento del dopo pandemia mostra segnali di vitalità -
commenta il presidente di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti -
e sembra attestare una rinnovata volontà di mettersi in proprio
e di costruire da sé una propria carriera professionale. Non
possiamo però nasconderci che su questi processi incombe la
questione demografica, per la quale occorre che ci sia
un'attenzione costante da parte delle istituzioni".
Tra gli altri dati in evidenza, una media delle chiusure nel
triennio 2021-2023 inferiore (329,3) rispetto alla media del
decennio 2010-2019, cioè 412,9. In virtù di questo andamento, fa
sapere Confartigianato Fvg, le aziende artigiane a metà 2023
hanno raggiunto quota 27.408 - fonte Infocamere/Movimprese - e
rappresentano il 31,4% di tutte le aziende regionali. Nel 2/o
trimestre ha reagito bene la provincia di Trieste, dove la
crescita è stata del +1,03% sullo stesso trimestre 2022. Udine
passa dal +0,33% al +0,66%.
Perdono slancio la provincia di Pordenone (+0,39% vs. +0,94%)
e Gorizia (+0,54% vs +0,83%). Sotto il profilo delle variazioni
assolute, il saldo positivo più ampio tra iscrizioni e
cancellazioni "primaverili" si registra nel comparto delle
costruzioni (+79 unità), seguito dai servizi alla persona (+45)
mentre il manifatturiero ne conta 15. I segnali negativi
continuano a venire dal settore trasporti (-6 unità) e
riparazioni (-4) oltre che dai servizi immobiliari (-6). In
termini percentuali, il settore che ha segnato il maggiore
dinamismo è quello primario, con un +1,93%.
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