"I dati nel complesso positivi" sule
imprese di Udine "dimostrano che l'artigiano è un campione della
resilienza, che non ci sono situazioni, anche drammatiche, che
riescano a travolgerlo. Questa capacità di reagire sta alla base
dei risultati dell'indagine congiunturale, anche se ci sono
criticità, come l'aumento del costo del denaro e la difficoltà
di trovare manodopera e collaboratori, per dare continuità a
mestieri che pur nella grande trasformazione digitale avranno
sempre bisogno di manualità". Lo ha detto oggi il presidente di
Confartigianato imprese Udine e Fvg, Graziano Tilatti,
commentando la 35/a indagine della congiuntura dell'artigianato
in provincia di Udine.
Tilatti si è detto ottimista per i prossimi mesi, "ma uno dei
grandi problemi da risolvere per la nostra società è sicuramente
il calo demografico, quindi - ha sottolineato - occorre in
generale che la politica incentivi la natalità".
Alla presentazione dei dati è intervenuto anche il presidente
di Confartigianato Trieste, Lino Calcina, che ha confermato la
positività dei dati anche per il capoluogo giuliano, dove nel
2/o trimestre 2023 si è registrata al 30 giugno la presenza di
4.515 imprese attive, con una crescita complessiva delle
iscrizioni di nuove imprese pari al +1,03%, e un aumento del
+1,60% nel settore delle costruzioni.
"Dati positivi dopo il difficile quadriennio che abbiamo alle
spalle e che speriamo siano confermati nei prossimi mesi", ha
detto Calcina, rivolgendo a tutti gli abitanti della regione un
appello a "concentrarsi su beni e servizi prodotti in Italia,
per dare vera linfa al settore artigiano locale, altrimenti
tutti gli aiuti rischiano di essere dei palliativi".
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