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Cybersecurity, 20% pmi 'principianti', solo il 14% 'mature' (2)

Cybersecurity, 20% pmi 'principianti', solo il 14% 'mature' (2)

Rapporto Confindustria-Generali. Bonomi, sostenere investimenti

ROMA, 19 ottobre 2023, 12:28

Redazione ANSA

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Il primo rapporto 'cyber index pmi' ha coinvolto oltre 700 imprese. "Le pmi italiane - ne è emerso - raggiungono complessivamente un livello di consapevolezza in materia di sicurezza digitale di 51 su 100. Il 45% delle pmi intervistate riconosce il rischio cyber ma solo il 14% ha un approccio strategico in materia e la capacità di valutare il rischio cyber e di mitigarlo; il 55% è poco consapevole con un 20% che si può definire principiante".
    "Tema strategico, ed è un tema di competitività mondiale", dice Carlo Bonomi: "Un tema di strategia, di sicurezza strategica dell'industria italiana, e senza le industrie non c'è il Paese" Questo progetto, dice il leader degli industriali, "è l'inizio di un percorso che verrà portato nei territori per far capire quanto è per noi importante e strategico affrontare questo tema".
    Per Agostino Santoni, vicepresidente di Confindustria per il Digitale, "i numeri dimostrano che la protezione dei dati è ormai un tema ineludibile": per attacchi informatici nel 2022 "nel settore manifatturiero abbiamo raggiunto la cifra record di +191,7% e la spesa in cybersecurity nel nostro Paese ha raggiunto 1.590 milioni di euro, in costante crescita". Per le imprese, dice, è "un fattore strategico di competitività".
    "Promuovere l'innovazione e favorire la trasformazione digitale delle pmi italiane significa anche metterle in condizione di saper gestire il rischio. A ciò si aggiunge anche la sfida posta dall'affermarsi di tecnologie dirompenti come l'intelligenza artificiale e il quantum computing, con tutte le opportunità e rischi che ne conseguono", avverte il direttore generale dell'agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi: il rapporto presentato "fotografa una realtà ben nota del proliferarsi e inasprirsi delle insidie digitali".
    "Consapevoli della nostra responsabilità sociale in qualità di primo assicuratore in Italia, vogliamo contribuire in maniera concreta a diffondere tra le imprese la cultura della cyber sicurezza, ad accrescere la consapevolezza della vulnerabilità rispetto al rischio informatico e a sottolineare l'importanza dell'adozione di adeguate soluzioni di protezione", dice Giancarlo Fancel, country manager e ceo di Generali Italia: "Ci impegniamo a far sì che nel corso del tempo le pmi italiane siano sempre più consapevoli su un tema cruciale e sfidante per il nostro Paese, la nostra economia e la nostra società".
   
   

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