Il primo rapporto 'cyber index pmi'
ha coinvolto oltre 700 imprese. "Le pmi italiane - ne è emerso -
raggiungono complessivamente un livello di consapevolezza in
materia di sicurezza digitale di 51 su 100. Il 45% delle pmi
intervistate riconosce il rischio cyber ma solo il 14% ha un
approccio strategico in materia e la capacità di valutare il
rischio cyber e di mitigarlo; il 55% è poco consapevole con un
20% che si può definire principiante".
"Tema strategico, ed è un tema di competitività mondiale", dice
Carlo Bonomi: "Un tema di strategia, di sicurezza strategica
dell'industria italiana, e senza le industrie non c'è il Paese"
Questo progetto, dice il leader degli industriali, "è l'inizio
di un percorso che verrà portato nei territori per far capire
quanto è per noi importante e strategico affrontare questo
tema".
Per Agostino Santoni, vicepresidente di Confindustria per il
Digitale, "i numeri dimostrano che la protezione dei dati è
ormai un tema ineludibile": per attacchi informatici nel 2022
"nel settore manifatturiero abbiamo raggiunto la cifra record di
+191,7% e la spesa in cybersecurity nel nostro Paese ha
raggiunto 1.590 milioni di euro, in costante crescita". Per le
imprese, dice, è "un fattore strategico di competitività".
"Promuovere l'innovazione e favorire la trasformazione digitale
delle pmi italiane significa anche metterle in condizione di
saper gestire il rischio. A ciò si aggiunge anche la sfida posta
dall'affermarsi di tecnologie dirompenti come l'intelligenza
artificiale e il quantum computing, con tutte le opportunità e
rischi che ne conseguono", avverte il direttore generale
dell'agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi: il
rapporto presentato "fotografa una realtà ben nota del
proliferarsi e inasprirsi delle insidie digitali".
"Consapevoli della nostra responsabilità sociale in qualità di
primo assicuratore in Italia, vogliamo contribuire in maniera
concreta a diffondere tra le imprese la cultura della cyber
sicurezza, ad accrescere la consapevolezza della vulnerabilità
rispetto al rischio informatico e a sottolineare l'importanza
dell'adozione di adeguate soluzioni di protezione", dice
Giancarlo Fancel, country manager e ceo di Generali Italia: "Ci
impegniamo a far sì che nel corso del tempo le pmi italiane
siano sempre più consapevoli su un tema cruciale e sfidante per
il nostro Paese, la nostra economia e la nostra società".
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