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Ddl made in Italy:merce contraffatta, i dubbi della maggioranza

Ddl made in Italy:merce contraffatta, i dubbi della maggioranza

Bellomo: 'introdurre il consenso dell'imputato alla distruzione'

ROMA, 30 novembre 2023, 16:35

Redazione ANSA

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Il provvedimento sul Made in Italy approda nell'Aula della Camera il prossimo lunedì, ma con alcuni dubbi da parte della maggioranza per due norme che riguardano la giustizia. A far discutere, non è solo la misura che attribuisce la competenza alle Procure distrettuali Antimafia a giudicare sulle contraffazioni, già con problemi di organico e oberate di lavoro, ma anche quella che riguarda la distruzione delle merci sequestrate. In particolare, in commissione Giustizia, chiamata a dare il parere sul ddl, il deputato della Lega Davide Bellomo (Lega) propone di inserire nel testo la previsione secondo la quale prima di distruggere la merce contraffatta sequestrata si dovrebbe chiedere il consenso all'indagato, sul quale incombe l'onere di pagare la custodia di tali beni. Alla fine, infatti, sottolinea Bellomo, "potrebbe avere tutto l'interesse a prestare il suo consenso alla distruzione". "Perché questo - ha osservato - renderebbe meno grave la circostanza per cui, in caso di assoluzione, la merce non potrà più essere restituita in quanto distrutta". Il relatore, Tommaso Antonino Calderone (FI), ha spiegato di "condividere l'osservazione di Bellomo per due ordini di ragioni: non solo in quanto, in caso di consenso, la persona sottoposta alle indagini e successivamente assolta non potrebbe lamentare alcunché, né invocare una lesione del suo diritto di prova. Ma, in più, tale previsione può liberare lo Stato dall'onere di tenere sotto custodia per lungo tempo merce contraffatta e quindi inutilizzabile, i cui oneri nella massima parte dei casi non sarebbero comunque recuperabili".
    Tra i primi a sollevare perplessità sulla misura era stato il deputato di Azione, Enrico Costa, secondo il quale "l'articolo 43 del provvedimento", che modifica l'articolo 260 del codice di procedura penale in materia di distruzione dei beni sequestrati "ampliando la possibilità di procedere in tal senso", meriterebbe un'ulteriore riflessione. Secondo il parlamentare di Azione si tratta "di un tema delicato, in quanto la distruzione delle merci avviene senza che vi sia stato un processo né sia stata effettuata una perizia". "E se poi l'uomo viene assolto che succede? Tutta la sua merce sarebbe stata distrutta invano?". La norma del disegno di legge prevede, infatti, "l'immediata distruzione della merce contraffatta" sequestrata "senza ricorrere all'impugnazione della misura cautelare reale e quindi accelerando e snellendo l'attività processuale". Ma stabilisce anche la conservazione della merce qualora lo richieda la persona offesa o l'autorità giudiziaria ne ravvisi la necessità ai fini dell'indagine. Quindi, nel ddl si dispone, in caso di procedimento contro ignoti, la distruzione della merce contraffatta, salvo la diversa decisione dell'autorità giudiziaria.
   

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