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>>>ANSA/ Confindustria, parte la corsa alla presidenza

>>>ANSA/ Confindustria, parte la corsa alla presidenza

Il 4 aprile la designazione del nuovo leader,l'elezione a maggio

ROMA, 21 gennaio 2024, 15:52

Redazione ANSA

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(di Paolo Rubino) Parte il primo febbraio, con la nomina della commissione dei 'saggi', l'articolato iter di Confindustria per l'elezione del nuovo presidente. La data cruciale sarà il 4 aprile quando, nel consiglio generale di via dell'Astronomia, gli industriali voteranno per la designazione del prossimo leader. Da quel momento ci sarà un nome solo che porterà avanti il percorso previsto dallo statuto per l'elezione, presentando programma e squadra di presidenza (il 18 aprile), per arrivare al voto dell'assemblea, il 23 maggio, il giorno del passaggio di consegne alla scadenza per Carlo Bonomi dei quattro anni di un mandato che nell'immediato per statuto non è rinnovabile.
    Puntualmente, all'appuntamento con le elezioni il clima in via dell'Astronomia si infiamma ma il dibattito, sui nomi, sulle possibili alleanze, su equilibri e dinamiche del consenso, è tutto dietro le quinte se non per quanto emerge dalle indiscrezioni che puntualmente non mancano. Le diplomazie di via dell'Astronomia sono al lavoro lontano dalla ribalta pubblica come è previsto da rigide regole che vietano agli aspiranti candidati di esprimere pubblicamente programmi e ambizioni personali.
    Ad oggi, è uno scenario che appare ancora frammentato, in evoluzione: prenderà una forma più chiara e definitiva in base a come si orienterà il consenso, nei prossimi giorni. "Ancora tutto è possibile", fanno notare i più attenti osservatori.
    L'attenzione nelle ultime settimane è soprattutto sulle mosse di Edoardo Garrone (Erg, presidente del Sole 24 Ore), una possibile candidatura forte che - a sentire le indiscrezioni - sarebbe stata promossa da 'big' dell'autorevolezza di Emma Marcegaglia, Diana Bracco, Sergio Dompè. Anche altri, tra chi ha un maggior peso specifico in Confindustria, non guardano con sfavore a questa ipotesi ma restano cauti per costruire un gioco di squadra, per evitare lo scontro con un altro industriale genovese, Antonio Gozzi (Duferco, presidente di Federacciai).
    Così c'è chi lavora per tentare di imbastire, tra i due, una alleanza presidente-vicepresidente che appare anche possibile ma che, al momento, non sarebbe una soluzione vicina.
    Dopo quattro anni dalle precedenti elezioni, ed una vicepresidenza nella squadra di Bonomi, tra i possibili candidati torna nel ruolo dell'outsider l'emiliano Emanuele Orsini: può giocarsi oggi il vantaggio di essersi mosso con grande anticipo, già da mesi, quando in Confindustria ancora si stentava a delineare lo scenario delle possibili candidature. I riflettori si sono accesi, negli ultimi mesi, su altri due degli attuali vicepresidenti di via dell'Astronomia: Alberto Marenghi, che in questi anni ha vissuto in prima persona tutte le articolazioni del sistema associativo per la sua delega su 'organizzazione, sviluppo e marketing', e Giovanni Brugnoli, che ha lavorato sulla sfida delle competenze e del lavoro con la delega sul 'capitale umano'.
    Nelle regole di Confindustria serve una base di consenso, dimostrabile, per iscritto, già per poter presentare la propria candidatura alla commissione di designazione, i 'tre saggi', nella prima settimana dal suo insediamento (almeno il 10% dei voti rappresentati nell'assemblea o dei componenti del consiglio generale) o al termine delle consultazioni per essere ammessi di diritto alla fase successiva e arrivare quindi al voto di designazione (almeno il 20% dei voti rappresentati nell'assemblea). I tre saggi riceveranno le eventuali candidature e ne potranno far emergere altre dalla "più ampia consultazione" - è il compito che gli assegna lo statuto - dei presidenti di tutte le articolazioni del sistema di rappresentanza e degli altri componenti del consiglio generale.
    Solo al termine delle consultazioni, pesando il consenso, la commissione individuerà uno o più candidati e li inviterà a illustrare il programma di fronte al consiglio generale almeno due settimane prima del voto che, il 4 aprile, a scrutinio segreto, designerà il nome che verrà portato il 23 maggio al voto dell'assemblea.
   

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