E' stato notificato oggi il
ricorso al Tar di Confindustria Molise contro la delibera
regionale 48 dello scorso 29 gennaio in materia di debiti. Lo
studio legale Di Pardo, cui gli industriali hanno dato mandato,
ha chiesto anche la sospensione cautelare del provvedimento per
bloccare la procedura transattiva prevista. La delibera
scaturisce dalla Legge di Bilancio 2023 fatta dal Governo Meloni
che prevede per le regioni come il Molise, che hanno un debito
pro capite superiore a 1500 euro, l'attivazione di una procedura
speciale per chiudere tutti i propri debiti commerciali con
transazioni penalizzanti per i creditori (si va dal 40% dei
crediti più vecchi all'80% dei crediti più recenti).
"Abbiamo ritenuto necessario impugnare la delibera - afferma il
presidente di Confindustria Vincenzo Longobardi - in quanto
fortemente lesiva degli interessi imprenditoriali e dei diritti
dei creditori nei confronti di un ente pubblico. D'altro canto,
se tutti gli enti pubblici adottassero questa procedura,
diventerebbe fortemente rischioso essere fornitori della
pubblica amministrazione". Se il Tar dovesse concedere la
sospensiva, i termini per presentare la richiesta di transazione
verranno interrotti.
"La delibera in questione - conclude Longobardi - prevede anche
l'aumento dell'addizionale regionale Irpef (al 3,33%, l'aliquota
più alta d'Italia), in deroga al limite previsto dalla
legislazione vigente. Questi aumenti, comunque, non saranno
sufficienti a raggiungere il pareggio del bilancio regionale,
anche perché la capacità di gettito resta limitata".
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