"E' in atto un cambio di paradigma
e la sostenibilità ESG è un riferimento ineludibile per tutte le
imprese". Così Angelo Lancellotti ha introdotto il convegno
'ESG: Nuovi modelli di business e opportunità dal sistema
finanziario per le imprese di costruzioni e dell'energia'
organizzato da Acen con SACE e Aiget. "Le banche cominciano a
valutare i rating Esg alle imprese, sebbene per le piccole e
medie imprese l'obbligo scatterà dal 1 gennaio 2026. L'Acen
accompagna questa transizione, che per gli impatti sociali e
ambientali è una scelta obbligata. Nel nostro settore c'è grande
sensibilità e valutiamo molto positivamente la consulenza
gratuita degli istituti di credito e le garanzie e le
controgaranzie di SACE".
Dopo la presentazione dello scenario economico e di settore,
curato dal vice presidente dell'Acen, Stefano Russo, Giuseppe
Alfano di Aiget ha evidenziato che - in materia di energia - la
vera svolta è "provare a spostare il prezzo dell'energia sugli
investimenti, arrivando all'80% di produzione propria", così
come le nuove opportunità sono legate alle "comunità
energetiche, una delle iniziative da perseguire" per provare "ad
eliminare la dipendenza da realtà internazionali".
Silvia Ricci, vice presidente Ance con delega alla Transizione
ecologica ha sottolineato che "l'Associazione Nazionale
Costruttori Edili è già al lavoro, grazie a un'intesa con Sda
Bocconi, per mettere a punto un 'codice di condotta' che
consenta a tutte le imprese associate di adottare criteri di
sostenibilità Esg in azienda e nei cantieri".
Francesco Verde, dello studio Verde & partners, ha illustrato il
percorso che le imprese devono seguire per ottenere un
riconoscimento Esg. "Si tratta di mettere in luce, attraverso la
giusta reportistica, tutte le attività a prevalente valenza
ambientale, sociale e di governance". Il dialogo intessuto in
Acen mostra infatti che il mondo finanziario è particolarmente
attento a questo nuovo corso e, in tal senso, la presentazione
da parte di "Sace delle garanzie messe a disposizione delle
imprese ha particolare valore" ha concluso.
"La grande sfida che le PMI italiane devono affrontare oggi e
nei prossimi anni è comprendere come il percorso di transizione
sostenibile e digitale sia la vera chiave per crescere di più e
meglio, nei mercati internazionali ed in quello domestico. Le
garanzie di SACE, Green e Futuro, le soluzioni di factoring e la
nuova piattaforma SACE ESG Hub sono le nostre soluzioni dedicate
alle aziende italiane per favorire questo percorso, da
intraprendere insieme." ha spiegato Roberto Allara, head of
sales Pmi di SACE.
"UniCredit conferma la sua volontà ad essere interlocutore
attivo e partner di riferimento per le imprese del Sud per
aiutarle a raggiungere un modello di business in linea con le
nuove sfide ESG" ha dichiarato Ferdinando Natali, regional
manager Sud di UniCredit. "A fronte di un'evoluzione normativa
che può apparire come una nuova difficoltà da affrontare per
tutti gli operatori economici, Intesa Sanpaolo mette
disposizione sia il know-how per affrontare questo nuovo
scenario che per presentarsi al meglio secondo i nuove
parametri" ha sottolineato Alessandro Lenoci, direttore
commerciale imprese Intesa San Paolo. "Oggi, per una banca,
essere un partner di riferimento per lo sviluppo sostenibile
delle PMI italiane è fondamentale" ha aggiunto Adelaide Mondo,
responsabile Ufficio Corporate Lending Bper Banca. "Grazie al
nostro supporto, possiamo aiutare le imprese a diventare sempre
più competitive e resilienti sul mercato. Per questo motivo,
offriamo prodotti progettati per accompagnarle in questo
percorso e per garantire che raggiungano risultati concreti in
ambito ambientale, sociale e di governance". "I temi della
sostenibilità e dell'ESG rappresentano una chiave fondamentale
per garantire lo sviluppo dei nostri territori e dobbiamo essere
al fianco di chi opera in prospettiva di uno sviluppo. Il
credito cooperativo, anche attraverso il fondo di garanzia
nazionale per le Pmi, vuole essere protagonista di un percorso
ancora lungo e complesso, che va affrontato con la dovuta
attenzione per un settore che rappresenta il nostro futuro" ha
concluso il presidente della Banca di Credito Cooperativo di
Napoli, Amedeo Manzo.
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