"Non c'è niente di più serio delle
regole che hanno impatto sul funzionamento dello Stato. Un
dibattito civile e costruttivo sarebbe il minimo", dice il
leader degli industriali under 40. Apre così un confronto, al
convegno di Rapallo, al quale sono stati invitati tutti i leader
politici. E sono attesi oggi Elly Schlein e Carlo Calenda,
domani Giuseppe Conte (in collegamento), Antonio Tajani, e
Matteo Renzi.
Ed alla politica italiana, sul voto in Europa, un
appuntamento elettorale "di importanza estrema", Di Stefano
dice: "Basta nascondersi per non ammettere che è mancata la
forza, o la capacità, di orientare le scelte europee. Basta
sbraitare contro il 'vincolo esterno'. Basta alibi.
Prendiamocela questa Europa.
"Agli elettori diciamo: andate diritti al voto e prendetevi le
vostre responsabilità. Ai partiti chiediamo: avete scelto per
l'Europa le persone migliori? Le idee migliori? Le proposte
migliori? Perché solo con quelle l'Italia porterà gli altri
Stati membri sulle proprie posizioni".
"Ecco perché - spiega - abbiamo invitato qui tutti i
principali partiti italiani. Fra otto giorni si vota e noi
vogliamo risposte alle nostre domande. Vogliamo un'idea chiara
sul futuro dell'Europa".
Nella sua relazione, ampia, Di Stefano tocca molti temi in
chiave Europea. Come anche il Medio Oriente: "Dal 7 ottobre, si
consuma una tragedia che deve finire: la morte di civili
palestinesi e la detenzione degli ostaggi israeliani, una ferita
per tutta l'umanità". E l'invasione Russa in Ucraina: "Quella in
Ucraina è una guerra europea. Abbandonare l'Ucraina non è
un'opzione. Non c'è pace giusta nella resa all'aggressore".
Tra le priorità dei giovani imprenditori c'è anche quella di
"rafforzare la difesa europea. Così da rafforzare la Nato".
Tra le sfide, c'è quella delle risorse per le transizioni, a
partire dal green deal: " È cruciale che il bilancio europeo
cresca. Una partita di giro di risorse già disponibili, per
quanto necessaria, non è sufficiente. Occorrono risorse nuove su
base stabile".
In Europa, avverte ancora, è necessario che le "politiche
industriali, fiscali o di difesa diventino concrete, serve
crescere. Serve sicurezza economica".
C'è il tema dell'indipendenza tecnologica europea, e di nuove
sfide come quella dell'intelligenza artificiale, "una delle
grandi battaglie del nostro tempo", investiamo "poco", serve "un
fondo europeo per raccogliere investimenti pubblici e privati".
E "va rafforzata" l'industria "della difesa e dell'aerospazio".
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