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Confcooperative, revisione rette un aggiornamento essenziale

Confcooperative, revisione rette un aggiornamento essenziale

Tesei: 'Provvedimento di tutti e d'avanguardia'

PERUGIA, 03 giugno 2024, 15:27

Redazione ANSA

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Un aggiornamento "essenziale" per garantire la sostenibilità economica delle cooperative sociali e per continuare a offrire servizi di alta qualità alle persone che ne hanno più bisogno. Tutto grazie ad un provvedimento che introduce una revisione delle rette per i servizi sociosanitari, approvato dalla Giunta regionale, definito "fondamentale" perché rappresenta "un importante passo avanti" per tutto il settore della cooperazione sociale in Umbria: per presentare ai propri associati il provvedimento legislativo, sottolineando pure l'efficacia della collaborazione tra istituzioni e cooperative, Confcooperative Umbria ha organizzato un confronto con la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, per discutere i dettagli della concreta applicazione della delibera approvata.
    Confcooperative Umbria così, con il presidente Carlo Di Somma e con il segretario regionale Lorenzo Mariani, ha espresso" profonda soddisfazione" per l'approvazione del provvedimento ringraziando la presidente Tesei "per la scelta politica coraggiosa e lungimirante".
    "Noi non possiamo che esprimere soddisfazione - ha detto Di Somma - per quella che è stata una scelta politica, sostenendo il lavoro sociale nella sua importanza e dignità e riconoscendo il salario giusto, che adesso deve trovare tecnicamente le sue realizzazioni".
    Per dare la dimensione del fenomeno sono stati ricordati gli oltre 9mila occupati che assistono migliaia di persone in tutta l'Umbria. Le rette in questione - è stato sottolineato - in alcuni casi erano ferme al 2005, altre dal 2009, con qualche adeguamento nel 2010 e un accordo ponte nel 2019.
    "Abbiamo quindi avuto rinnovi contrattuali che non sono stati mai onorati dalla committenza e abbiamo avuto aumento degli standard di qualità dei servizi che non sono stati mai coperti economicamente" ha affermato il presidente di Confcooperative per poi aggiungere: "Noi non ce la facevamo più e lo abbiamo detto con forza a questa Giunta che si è insediata nel 2019.
    Abbiamo chiesto di aprire un percorso che oggi si è concluso positivamente e che ci consente di guardare al futuro con tranquillità perché in questo momento l'aumento, che a regime sarà intorno al 16% del nostro contratto collettivo nazionale della cooperazione sociale, potrà essere coperto e onorato in tutta la sua consistenza".
    Come annunciato, ora si procederà con la firma dell'accordo che poi darà il via alle procedure di rinnovo degli accreditamenti ed alle nuove convenzioni, con Confcooperative che chiede il rispetto delle linee elaborate in questo percorso "per la tenuta di tutto il sistema".
    La presidente Tesei, ringraziando Confcooperative perché "parte attiva insieme a tutto il mondo della cooperazione", ha parlato di un provvedimento che "è di tutti" e "d'avanguardia" all'interno del sistema Italia: "Abbiamo voluto valorizzare il lavoro e l'accreditamento di tutte le strutture sociosanitarie regionali introducendo dei criteri oggettivi, senza differenziazione di distretti piuttosto che di Asl. È quindi un sistema oggettivo che va a premiare quelle strutture e aziende che operano nel settore sociosanitario dando dei livelli di qualità elevati".
    A fronte di questo, per Tesei, "chiedendo criteri di standard più elevati bisognava adeguare le rette e questo abbiamo fatto attraverso un provvedimento molto articolato e condiviso, che prevede degli step di attuazione che partono dal 2024 per arrivare al 2026".
    "C'è stata - ha concluso Tesei - una volontà politica che abbiamo perseguito perché questo è un tema che mi sta a cuore perché chi offre la sua attività lavorativa in settori così delicati come quelli sociosanitari deve essere adeguatamente retribuito".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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