Un aggiornamento "essenziale" per
garantire la sostenibilità economica delle cooperative sociali e
per continuare a offrire servizi di alta qualità alle persone
che ne hanno più bisogno. Tutto grazie ad un provvedimento che
introduce una revisione delle rette per i servizi sociosanitari,
approvato dalla Giunta regionale, definito "fondamentale" perché
rappresenta "un importante passo avanti" per tutto il settore
della cooperazione sociale in Umbria: per presentare ai propri
associati il provvedimento legislativo, sottolineando pure
l'efficacia della collaborazione tra istituzioni e cooperative,
Confcooperative Umbria ha organizzato un confronto con la
presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, per discutere
i dettagli della concreta applicazione della delibera approvata.
Confcooperative Umbria così, con il presidente Carlo Di Somma
e con il segretario regionale Lorenzo Mariani, ha espresso"
profonda soddisfazione" per l'approvazione del provvedimento
ringraziando la presidente Tesei "per la scelta politica
coraggiosa e lungimirante".
"Noi non possiamo che esprimere soddisfazione - ha detto Di
Somma - per quella che è stata una scelta politica, sostenendo
il lavoro sociale nella sua importanza e dignità e riconoscendo
il salario giusto, che adesso deve trovare tecnicamente le sue
realizzazioni".
Per dare la dimensione del fenomeno sono stati ricordati gli
oltre 9mila occupati che assistono migliaia di persone in tutta
l'Umbria. Le rette in questione - è stato sottolineato - in
alcuni casi erano ferme al 2005, altre dal 2009, con qualche
adeguamento nel 2010 e un accordo ponte nel 2019.
"Abbiamo quindi avuto rinnovi contrattuali che non sono stati
mai onorati dalla committenza e abbiamo avuto aumento degli
standard di qualità dei servizi che non sono stati mai coperti
economicamente" ha affermato il presidente di Confcooperative
per poi aggiungere: "Noi non ce la facevamo più e lo abbiamo
detto con forza a questa Giunta che si è insediata nel 2019.
Abbiamo chiesto di aprire un percorso che oggi si è concluso
positivamente e che ci consente di guardare al futuro con
tranquillità perché in questo momento l'aumento, che a regime
sarà intorno al 16% del nostro contratto collettivo nazionale
della cooperazione sociale, potrà essere coperto e onorato in
tutta la sua consistenza".
Come annunciato, ora si procederà con la firma dell'accordo
che poi darà il via alle procedure di rinnovo degli
accreditamenti ed alle nuove convenzioni, con Confcooperative
che chiede il rispetto delle linee elaborate in questo percorso
"per la tenuta di tutto il sistema".
La presidente Tesei, ringraziando Confcooperative perché
"parte attiva insieme a tutto il mondo della cooperazione", ha
parlato di un provvedimento che "è di tutti" e "d'avanguardia"
all'interno del sistema Italia: "Abbiamo voluto valorizzare il
lavoro e l'accreditamento di tutte le strutture sociosanitarie
regionali introducendo dei criteri oggettivi, senza
differenziazione di distretti piuttosto che di Asl. È quindi un
sistema oggettivo che va a premiare quelle strutture e aziende
che operano nel settore sociosanitario dando dei livelli di
qualità elevati".
A fronte di questo, per Tesei, "chiedendo criteri di standard
più elevati bisognava adeguare le rette e questo abbiamo fatto
attraverso un provvedimento molto articolato e condiviso, che
prevede degli step di attuazione che partono dal 2024 per
arrivare al 2026".
"C'è stata - ha concluso Tesei - una volontà politica che
abbiamo perseguito perché questo è un tema che mi sta a cuore
perché chi offre la sua attività lavorativa in settori così
delicati come quelli sociosanitari deve essere adeguatamente
retribuito".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA