"Quello che sta accadendo a
Termoli è solo l'ultimo tassello degli effetti di una politica
europea sviluppata ideologicamente contro l'industria, e senza
alcun senso, a favore di Paesi esteri, molto più inquinatori e
senza alcuna seria valutazione di impatto sociale". Lo afferma
il presidente di Confindustria Molise, Vincenzo Longobardi, in
merito alla vicenda Gigafactory di Termoli. "L'automotive -
aggiunge - è solo uno dei settori, quello più evidente perché
sotto la lente dell'opinione pubblica, ma sono molteplici i
settori industriali colpiti da queste politiche indirizzate ad
un unico scopo senza nessuna profonda valutazione degli impatti
che generano. Mi auguro che l'Automotive Cells Company (ACC),
joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e Saft, riesca a
contemperare nuove strategie di sviluppo dell'ibrido - conclude
- in modo da mantenere a Termoli un impianto che coniughi le
reali esigenze del mercato con lo sviluppo del territorio,
facendo leva su competenze, layout e investimenti disponibili".
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