"Occorre un prezzo unico europeo
dell'energia, per evitare le asimmetrie che rischiano di
distruggere il mercato unico. La differenza di costo tra ciò che
paga per l'energia l'industria italiana rispetto alle
concorrenti francesi, spagnole e tedesche, è ormai
insostenibile. Così come è necessaria una regola comune e uguale
in tutti i paesi europei per l'utilizzo dei proventi del sistema
Ets". Lo ha detto Antonio Gozzi, Special Advisor di
Confindustria con delega all'autonomia strategica europea, piano
Mattei e competitività, intervenendo all'Assemblea di Assocarta
a Roma.
"Sull'energia ci sono interessi nazionali che tutelano la
competitività nazionale e che ostacolano il mercato unico
dell'energia - ha aggiunto Gozzi -. Le differenze di prezzo che
ci sono tra Italia, Germania, Francia e Spagna, derivano in
parte dai fondamentali di generazione, ma molto sono per gli
interventi nazionali di sostegno agli energivori in quei paesi.
Se vogliamo mantenere il primato della manifattura italiana,
bisogna fare in fretta, e questo dipende anche dalle scelte
politiche che si fanno".
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