In merito alla gestione dei
flussi turistici e degli affitti brevi "è evidente che per
quanto occorra una legge nazionale per affrontare questo tema,
per Firenze e le altre città toscane a fortissima concentrazione
turistica occorrono strumenti più forti, anche introducendo
normative speciali che mettano in grado le nostre città di
rispondere a questa sfida". Lo afferma in una nota Nico Gronchi,
presidente di Confesercenti Toscana.
In regione, prosegue Gronchi, "sono previsti per il mese di
agosto oltre 2,1 milioni di arrivi e almeno 9,6 milioni di
presenze, cioè il 18% dei pernottamenti che la Toscana registra
solitamente in tutto l'anno: è evidente che la pressione aumenta
in momenti particolari dell'anno, ma continuare a trasformare le
nostre strade, piazze e quartieri in luoghi in cui si dorme e si
mangia quasi ad ogni numero civico rischia di far perdere la
vera anima delle nostre città".
I dati nazionali di Confesercenti indicano che le attività di
ricettività diffusa sono la tipologia di impresa turistica che
registra la crescita maggiore negli ultimi dieci anni, mentre le
imprese di vicinato che offrono servizi essenziali nello stesso
periodo si riducono fortemente. Per Gronchi, la sostituzione dei
residenti con i turisti "contribuisce a rendere meno sostenibili
le imprese del commercio di vicinato, già in difficoltà per la
concorrenza delle grandi catene e delle piattaforme di
e-commerce, che grazie alla loro struttura multinazionale pagano
in proporzione meno tasse. Così si rischia di trasformare le
nostre località turistiche in gusci vuoti, privi di servizi per
chi vi abita tutto l'anno".
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