Rinnovarsi e
riorganizzarsi con i soci al centro, adozione del modello
dualistico di governance, e nuove sinergie produttive, sociali
ed economiche tra cooperative, per affrontare uno scenario in
cui i consumi alimentari sono destinati a un ribasso nel lungo
termine a causa delle tendenze demografiche e di reddito: è la
sostanza del documento approvato ieri dall'assemblea del
Distretto tirrenico delle cooperative di consumo tenutasi a
Populonia (Livorno)
Il Distretto rappresenta le cooperative di consumo aderenti a
Legacoop che operano in Toscana, Umbria, Lazio e provincia
dell'Aquila: Ne fanno parte 53 cooperative che contano più di
2,3 milioni di soci, un valore della produzione di circa 5
miliardi di euro e oltre 15mila occupati. "E' necessario pensare
a un cambiamento - afferma il presidente del Distretto, Roberto
Negrini - per far sì che le cooperative di consumatori siano
leader economici e sociali nei nostri territori, dobbiamo essere
in grado di anticipare le trasformazioni socioeconomiche per
riuscire a dare risposte adeguate ai bisogni delle nostre
comunità. Ripartire dal modello dualistico, per dare ancora
maggiore voce ai soci, è elemento essenziale per iniziare questo
percorso".
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