Sottoscritta tra i sindacati di
categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e
Uniontessile-Confapi l'ipotesi di accordo per il rinnovo del
contratto nazionale di lavoro per il triennio 2024-2027 e
scaduto lo scorso 31 marzo. L'intesa interessa 52mila addetti
occupati in circa 6.000 piccole e medie imprese dei settori
tessile-abbigliamento-moda, tessili vari e del cappello,
calzature, pelli e cuoio, penne spazzole e pennelli, occhiali,
giocattoli. Lo fanno sapere i sindacati.
Per quanto riguarda la parte economica, l'ipotesi di accordo
prevede un aumento sui minimi di 200 euro al quarto livello,
distribuito in tre tranche: 100 euro dal primo gennaio 2025; 60
euro dal primo gennaio 2026; 40 euro dal primo gennaio 2027. E
sempre dal primo gennaio 2025 per il primo livello aumento dei
minimi utile a portare la paga oraria sopra i 9 euro. Verrà
inoltre riconosciuta, da subito, un'indennità una tantum pari a
100 euro per tutte le lavoratrici ed i lavoratori dei settori
interessati.
"Siamo soddisfatti per questa importante intesa. Un altro
significativo risultato per le lavoratrici e i lavoratori della
filiera della moda della piccola e media impresa. Un aumento
salariale, quello sottoscritto in questo rinnovo, che recupera
adeguatamente gli effetti dell'inflazione di questi anni,
un'inflazione che ha eroso pesantemente il potere d'acquisto
degli stessi salari. Agli addetti del settore avanzamenti
normativi importanti con l'introduzione di nuovi diritti e
l'ampliamento dei vecchi che miglioreranno la vita nei luoghi di
lavoro", affermano le segreterie nazionali di Filctem, Femca,
Uiltec.
Per la parte normativa, sono stati introdotti "significativi
e qualificanti" punti relativi a: rappresentanza (introduzione
nuovo articolo contrattuale relativo alla certificazione degli
iscritti da parte delle aziende); diritti. Avanzamenti normativi
sul congedo parentale (integrazione indennità) e di paternità
(giorno aggiuntivo rispetto quanto previsto dalla legge). Per il
vaglio definitivo, l'ipotesi di accordo sarà sottoposta e votata
nelle assemblee nelle aziende dalle lavoratrici e dai lavoratori
delle piccole e medie imprese che applicano il ccnl Uniontessile
Confapi.
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