Coop Italia promuove il
reinserimento lavorativo di donne vittime di violenza. Un
progetto che ha preso forma dapprima in due cooperative (Coop
Lombardia e Coop Liguria) che hanno funzionato da apripista e
ora l'impegno accomuna tutto il movimento cooperativo, come
spiegato in occasione del lancio della nuova campagna 'Dire,
fare, amare' per l'educazione alle relazioni come materia
scolastica obbligatoria.
In coordinamento con i Centri Anti Violenza dei vari
territori le direzioni del personale stanno aprendo una corsia
di ingresso per offrire lavoro sicuro alle donne vittime di
violenza. Un percorso fatto di acquisizione di curriculum,
colloqui, tirocini e alla fine percorsi di inserimento che, una
volta conclusi, permettono a queste donne di iniziare una nuova
vita. Analogamente sono previste misure di welfare specifico in
caso di dipendenti vittime, misure confermate e rafforzate dal
recente rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro.
Prosegue poi il percorso di Coop verso la reale uguaglianza
di genere sociale ed economica all'interno del sistema delle
cooperative di consumatori. In un movimento in cui le donne sono
circa il 71%, il 40,3% dei ruoli direttivi è ricoperto da donne,
una donna su tre dirige un punto vendita e la presenza femminile
è evidente anche nei Cda delle cooperative, dove il 40,8% dei
consiglieri è donna, come lo è il 54,4% dei soci eletti nei vari
organismi rappresentativi dei territori.
Sul fronte dell'inclusione inoltre Coop Italia ha ottenuto
nel febbraio di un anno fa, prima tra le insegne della Grande
Distribuzione Organizzata italiana, la Certificazione per la
Parità di Genere UNI PdR 125, strumento volontario previsto dal
Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del
Consiglio dei ministri. Tutte le grandi cooperative di
consumatori hanno anch'esse acquisito la Certificazione o sono
in procinto di ottenerla.
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