Sono 12 le violazioni accertate al
31 dicembre 2024 dall'Icqrf (Ispettorato centrale per la tutela
della qualità e la repressione frodi) in Toscana, nei confronti
di alcuni trasformatori e marchi della grande distribuzione
organizzata, accusata di aver abusato della sua forza
contrattuale per obbligare i fornitori agricoli ed alimentari ad
accettare condizioni più svantaggiose, relativamente alla
fornitura di conserve di pomodoro. Lo afferma in una nota
Coldiretti Toscana.
L'associazione, parlando di "pomarola 'sleale'", cita il
report 2024 dell'Icqrf, dal quale emerge che "in Toscana sono
state concluse indagini iniziate nel 2023 avviate presso alcuni
trasformatori e marchi della Grande Distribuzione Organizzata",
indagini nel cui ambito "ono state accertate violazioni inerenti
al ritardo nel pagamento dei corrispettivi e all'imposizioni di
condizioni contrattuali eccessivamente e/o ingiustificatamente
gravose. Quindi, sono state notificate 12 contestazioni nei
confronti di altrettanti acquirenti".
"I controlli, esercitati anche in Toscana, stanno facendo
emergere le prime situazioni di irregolarità lungo le filiere",
spiega Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana. "Le
imprese agricole possono finalmente difendersi dallo strapotere
di grossisti e grande distribuzione ma molte aziende hanno
timore di ritorsioni nel denunciare eventuali illeciti. Per
questo la nostra associazione garantisce l'anonimato alla
singola impresa".
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