Confcommercio rivede al ribasso le
previsioni di crescita del Pil per il 2025 e 2026: +0,8% e +0,9%
rispettivamente (da +0,9% e +1%). Pesano l'incertezza legata ai
dazi, l'instabilità dei mercati finanziari e il timore di una
perdita di ricchezza. Si tratta di stime leggermente più
ottimistiche di quelle del governo. Lo sostiene il rapporto sui
consumi degli italiani presentato dall'Ufficio studi di
Confcommercio al Forum annuale dell'associazione, organizzato a
Villa Miani a Roma con Teha-Ambrosetti.
Confcommercio vede però segnali incoraggianti per la
crescita: inflazione sotto controllo, occupazione ai massimi,
redditi reali in aumento grazie anche al rinnovo dei contratti.
Secondo l'organizzazione, questi elementi, se accompagnati da un
nuovo taglio dei tassi Bce, potrebbero dare un contributo
concreto alle performance macroeconomiche dell'Italia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA